CALTAGIRONE – Il sindaco di Caltagirone Francesco Pignataro incontrerà giovedì 19 novembre, alle 11,30, nel proprio ufficio al Municipio, i 13 infermieri professionali che si definiscono “le prime vittime della soppressione dell’Azienda ospedaliera di Caltagirone”. Adesso, infatti, il nosocomio calatino non ha più l’autonomia finanziaria e gestionale e a pagarne le conseguenze sono anche loro. Precari da una vita, ora potrebbero cambiare addirittura in peggio la propria posizione, divenendo disoccupati. La graduatoria a cui attingerà per gli incarichi e le supplenze l’Asp Catania, di cui l’ospedale di Caltagirone fa parte dal 1° settembre, è quella concorsuale provinciale risalente al periodo in cui si chiamava Asl 3 e non quella locale a cui ha sin qui fatto riferimento il nososcomio calatino. Peraltro, anche se con i “paletti” introdotti dal ministro Brunetta non fosse stato possibile rinnovare alcuni rapporti di lavoro a tempo determinato e fosse stato, quindi, necessario per l’Azienda “Gravina” mettere i posti a concorso, gli stessi 13 precari avrebbero avuto fondate possibilità di essere assunti “grazie al riconoscimento del lavoro – spiegano – che abbiamo svolto in questi anni. Invece, così i nostri contratti semestrali scadono e per noi c’è il forte rischio di non essere più richiamati”.
“Sono pronto ad ascoltare le ragioni dei precari dell’ospedale – afferma il sindaco Pignataro – per intraprendere con loro ogni azione possa rivelarsi utile per fare chiarezza sulla situazione venutasi a creare e per tutelare il loro sacrosanto diritto al lavoro”.
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