Numerosissimi turisti, in questi giorni, a Caltagirone. Nel “ponte” dell’Immacolata diverse migliaia di persone hanno preso d’assalto il centro storico, visitando le mostre, i musei, le botteghe ceramiche e i tantissimi presepi artistici (ce n’è di ogni tipo e c’è pure il Museo internazionale del presepe collezione “Luigi Colaleo”) che rappresentano la nota distintiva, tipicamente natalizia, in aggiunta ai soliti “gioielli” della cittadina. Anche il mercatino di Natale che, organizzato con Confesercenti nella zona nuova, ha avuto il suo “battesimo” domenica scorsa, non ha tradito le attese. Ad accrescere il fascino di Caltagirone sono le luci, le musiche, gli addobbi floreali e le installazioni artistiche. Senza dimenticare “sua maestà” la ceramica, con le botteghe artigiane e i prodotti delle mani sapienti dei maestri calatini, e il monumento – simbolo: la Scala di Santa Maria del Monte, 142 gradini impreziositi con maioliche.
“Caltagirone – sottolinea l’assessore al Turismo e vicesindaco Alessandra Foti – offre molteplici iniziative nel segno dell’arte, della cultura e della tradizione, grazie alle sempre più forti sinergie pubblico – privato, proponendosi come una cittadina accogliente e a misura di visitatore”.
“E’ un Natale che si caratterizza per le tante e variegate iniziative che attengono anche alla solidarietà – afferma il sindaco Francesco Pignataro -, producendo non soltanto indubitabili ricadute positive da un punto di vista turistico, ma riservando anche il giusto spazio a chi è rimasto indietro e, proprio in occasione di questa festività, ha più bisogno di gesti di concreta attenzione”.
Ricca l’offerta dei presepi di qualità: il presepe monumentale “La storia della salvezza” della Chiesa Pinacoteca dei Padri Cappuccini; il Museo dei presepi di tutto il mondo dell’associazione “Amici del Favo” in via Santissimo Salvatore; quello in cotone con animazione ed effetto acquario e neve di Maurizio Iatrino, in via Sturzo; il presepe monumentale dei fratelli Salvatore e Giuseppe Milazzo, nella Chiesa del Carmine; i presepi tra i carruggi (di Salvatore Indigeno e Giacomo Lombardo); il “Presepe del Trenino e Mostra dei presepi dal mondo” e l’esposizione “Immagini sacre” nella Chiesa di San Giuseppe, a cura del Gruppo volontario missionario ospedaliero e Amici volontari; il Presepe monumentale animato della pace e il Presepe di Betlemme in via Vittorio Emanuele (a cura dell’Eliotour); quelli dei maestri Felice Bruna Fiorentino (nella Corte Capitaniale) e dei fratelli Scarlatella (a piano terra del Palazzo municipale); “Un presepe per la sostenibilità” all’interno della Galleria “Luigi Sturzo” (a cura dell’associazione “Il Ramarro”); “Caltagirone Presepe” – itinerario fra i “meravigghie ri Cattagiruni”, in via Reitano (associazione “Amici del Favo”) e il “Presepe dei cannatari” di Davide Bizzini (associazione Astra), all’interno del Museo al Cercere borbonico. Di rilievo “Natale in vetrina” (a Palazzo Ceramico), “La tavola di Natale” (nella Sala degli specchi della Corte Capitaniale) con ceramica e prodotti tipici, gli “Itinerari della fede”, con visite guidate in chiese, monasteri e luoghi di santità, la mostra “Santa Lucia a mmari stapìa” (Museo regionale della Ceramica) e la prossima Mostra antologica decennale della Galleria “Ghirri” nella Corte Capitaniale.
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