“La recente tragedia di Favara rilancia la questione della prima e vera emergenza della Sicilia, ovvero il risanamento delle aree urbane fatiscenti, con particolare riguardo alle province di Messina e Agrigento che sono state colpite da eventi calamitosi.
La proposta deve stimolare l’apertura di una vera e propria “Vertenza Agrigento” con i governi regionale e nazionale, con la quale fare il punto della situazione del territorio agrigentino, che risulta marginale come collegamenti viari, ferroviari ed aeroportuali, con gravissimi rischi per la sicurezza, vedi alcuni recenti incidenti mortali verificatisi sulla SS 115. E poi con problemi irrisolti come la crisi del termalismo, sospesa tra privatizzazione e rilancio.
La politica deve tornare ad essere anima di un piano strategico che rimetta la provincia di Agrigento al centro dell’attenzione, rigettando anni di azioni inconcludenti che hanno relegato il territorio in uno stato di crisi drammatica, carica di marginalità rispetto alle fondamentali questioni riguardanti lo sviluppo.
Grazie alla presenza nei governi regionale e nazionale di autorevoli rappresentanti della provincia di Agrigento, occorre attivare ogni possibile iniziativa per recuperare il terreno perduto e aprire un canale preferenziale che aiuti il territorio ad emergere da una situazione di gravissima marginalità.
Si apra quindi un nuovo corso, si attivi con i governi una “Vertenza Agrigento”, si rivitalizzi una classe dirigente inconsistente e si trovino le forze strategiche per risollevare le sorti di un’intera comunità”.
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