Istituzioni, radiologi, giovani specialisti a confronto nella tavola rotonda dell’Snr, che si è svolta stamattina al Palazzo della Cultura.
Le proposte del sindacato: «Dimensionamento delle risorse umane e guardia attiva h24».
L’assessore Russo: «Dall’area radiologica modelli organizzativi innovativi da esportare».
«Quello di oggi è uno dei tanti incontri costruttivi che guardano al futuro, proponendo una sanità innovativa. I radiologi hanno presentato un modello territorio-ospedale d’avanguardia e posso già affermare che questa figura professionale troverà spazio all’interno dei Pta, i Presidi territoriali d’assistenza previsti dalla nuova riforma, dove il cittadino potrà avere risposta assistenziale continuativa. Grazie alla professionalità dei radiologi accompagneremo il percorso di ammodernamento del parco macchine (l’assessorato regionale ha già predisposto i bandi di gara), che sarà il fiore all’occhiello del sistema sanitario siciliano». Così l’assessore regionale alla Salute Massimo Russo ha commentato le proposte emerse oggi – sabato 20 marzo – a Palazzo della Cultura, durante il convegno “La Radiologia sicura nella Sanità che cambia”, organizzato dall’Snr, il sindacato nazionale dell’area radiologica. Un confronto con gli specialisti siciliani dell’ambito universitario e ospedaliero, e in particolare con i giovani, futuri protagonisti della nascente fase d’ammodernamento tecnologico della sanità regionale.
«La radiologia come anticamera della buona sanità – ha affermato Antonio Scavone, primario di Radiologia dell’Arnas Garibaldi – grazie a un modello da esportare che accompagna i 120 milioni di euro, finanziati nel triennio attraverso i fondi europei (oltre 70 milioni solo nel 2010), che verranno investiti in apparecchiature d’avanguardia. Macchinari ad alta tecnologia che non possono e non devono rimanere cattedrali nel deserto, ma devono necessariamente essere affiancati da risorse umane qualificate, che a oggi invece risultano sottodimensionate».
In un momento di rimodulazione ospedaliera, dove contestualmente si registra una domanda di prestazione di diagnostica per immagini in continua crescita, è dunque necessario riformulare la riorganizzazione delle prestazioni e i percorsi clinici: «Il tutto, attraverso il dimensionamento delle risorse con l’attivazione di una radiologia efficace sul territorio – ha continuato il segretario regionale Snr Giuseppe Capodieci – e l’ottimizzazione delle prestazioni specialistiche con l’attivazione della guardia medica attiva di radiologia, con la presenza di uno specialista 24 ore su 24». Un progetto che è già stato discusso nella sede istituzionale regionale, attraverso un tavolo di lavoro costituito ad agosto dell’anno scorso e che, attualmente, è al vaglio dell’assessore al ramo per l’eventuale definizione delle modalità e dei tempi.
Erano presenti all’incontro anche Roberto Lagalla, rettore dell’Ateneo palermitano nonché medico radiologo, il segretario nazionale Snr Francesco Lucà, i direttori degli Istituti radiologici delle tre università dell’isola: Massimo Midiri (Palermo); Giancarlo Ettorre (Catania), Emanuele Scribano (Messina).
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