riceviamo e pubblichiamo:
Il consigliere provinciale di Ragusa Enzo Pelligra si chiede dove siano andati a finire i concorsi pubblici, ripetutamente annunciati dall’ Amministrazione e di cui, ad oggi, nessuno sembra sapere più nulla.
Pelligra ricorda che in dotazione organica provinciale esistevano, fino a poco tempo fa, parecchie carenze di personale e che malgrado l ‘ente, in più occasioni , anche pubbliche, abbia annunciato di voler ricorrere a nuove assunzioni, ad oggi nulla si sa.
Il fabbisogno necessario, originariamente individuato in n. 100 unità (50 da suddividere al personale interno e 50 da riservare all’esterno ) sembra sia stata più volte modificata sia nel numero che nei profili professionali
Pelligra chiarisce che l’Amministrazione aveva dato per imminente, a copertura parziale dei posti vacanti, un pubblico concorso per n. 8 Agenti di Polizia Provinciale e n. 4 laureati in Ingegneria. concorso di cui ancor oggi non esiste effettiva conoscenza .
A viale del Fante si rincorrono voci diverse e spesso in contrasto tra di loro – afferma Pelligra – e pare che al momento si stia provvedendo alla modifica del regolamento di accesso al pubblico impiego ( cosa questa che se vera potrebbe perfino consentire la ripubblicazione del bando per Dirigenti recentemente ritirato in autotutela).
Adesso però – continua Pelligra – è arrivato il momento delle certezze :i cittadini di questo territorio ( e non solo ) hanno il diritto di conoscere la verità. Per mesi sono state loro propinate notizie sempre diverse. Si abbia il coraggio di dire chiaro che i concorsi pubblici non si faranno mai oppure , se non è così, si indichi una data chiara, precisa e immodificabile. O si aspettano forse le prossime competizioni elettorali ?
Ritengo – conclude Pelligra – che per riconquistare la fiducia dei cittadini occorrano in fondo poche cose – operatività, lealtà, onestà. I concorsi pubblici sono attesi da tanti giovani senza lavoro e per loro anche pochi posti possono rappresentare una speranza. L’Amministrazione ha il dovere di non deluderli.
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