SIRACUSA: GIUNTA PROVINCIALE APPROVA BILANCIO DI PREVISIONE 2010, ORA IL VAGLIO DEL CONSIGLIO

La Giunta provinciale ha approvato il Bilancio di Previsione per il 2010, insieme al Bilancio Pluriennale 2010-2012 e a tutti  i documenti previsti dalla legge, quali  allegati al fondamentale  strumento contabile.

Il Presidente della Provincia On Nicola Bono, a conclusione della riunione di giunta ha dichiarato: “La Giunta  ha approvato lo strumento contabile dopo una serie  di incontri e approfondimenti  che hanno registrato il proficuo e significativo contributo oltreché degli assessori, anche del Presidente Michele Mangiafico, del Presidente della Commissione Bilancio Butera anche dei capigruppo consiliari e di numerosi consiglieri di maggioranza.

Pur essendo il 2010 il secondo anno del triennio  di penalizzazione cui è sottoposta la Provincia a causa dello sforamento del Patto di Stabilità avvenuto nel 2008, e malgrado la riduzione delle entrate rispetto allo scorso esercizio soprattutto da parte della regione  di ben  4 milioni e 500 mila euro, siamo riusciti tuttavia a definire uno strumento contabile capace di farsi carico della progettualità dell’Amministrazione  e di dare significative risposte ai cittadini di questa provincia in alcuni fondamentali  settori. In particolare con questo bilancio si punta alla  tutela ambientale, al potenziamento dell’edilizia scolastica,alla viabilità e al sostegno dello sviluppo economico,  con particolare riferimento al settore turistico , al mantenimento,  e in qualche caso   al rafforzamento, delle politiche rivolte   a favore dei soggetti  diversamente abili.

Tutto ciò è stato possibile grazie alla capacità dell’ Amministrazione di reperire 4 milioni e 200 mila euro di avanzo di bilancio, che ha consentito di restare, sostanzialmente, nei livelli di spesa dello scorso esercizio.

L’auspicio, oltrechè alla celere approvazione dello strumento contabile da parte del consiglio provinciale, è rivolto al governo nazionale finchè riveda i vincoli del patto di stabilità e consenta all’ente in futuro di poter affrontare con maggior incisività i suoi sempre più complessi compiti istituzionali”

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