“La musica è il mio linguaggio, non è giusto etichettare gli stili musicali che creano barriere, la musica è universale ed è un vero e proprio un modo per comunicare.molte popolazioni africane comunicano attraverso suoni e ritmi musicali.” Così Tony Esposito nell’applauditissimo concerto di ieri sera al Cortile Platamone di Palazzo della Cultura, nell’ambito della rassegna “Cunti e Canti-4 chiacchiere in cortile”, organizzata dall’assessore alla Cultura e Grandi Eventi del Comune di Catania Marella Ferrera in collaborazione con il Teatro Stabile diretto da Giuseppe Dipasquale.
“Il viaggio di Ulisse”, perfettamente incarnato da Esposito, parte dall’Africa toccando le varie sponde del Mediterraneo tra ritmi e suoni tribali e nel suo peregrinare approda in Sicilia, dove incontra la melodia perfettamente incarnata da una straordinaria Rita Botto, catanese, esponente di punta del genere folk, che vede in Rosa Balistreri il suo riferimento più emblematico.
Un incontro inedito, ma equilibrato e riuscitissimo, tra i ritmi e le percussioni di un evergreen Esposito e la melodia intensa e duttile della Botto, con esaltanti improvvisazioni di Sergio Laccone, componente della band, ammaliante cantautore etnico alla chitarra e tamburello, e Pasquale Pariota raffinato tastierista.
Romantica ma ben ritmata la versione di “Era de Maggio” di Roberto Murolo e trascinante il “Kalimba de luna” con il caratteristico suono del tomborder, successo storico degli anni ’80 con oltre 5 milioni di copie vendute nel mondo.
Sorprendente l’inizio dello spettacolo con le esibizioni di due batteristi in erba, Lorenzo Falsaperla di 5 anni e Pietro Izzo di 8, che nel pomeriggio avevano seguito con entusiasmo il workshop-laboratorio tenuto dallo stesso Esposito.
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