Si è svolta ieri una riunione organizzativa dei Democratici Autonomisti a Palma di Montechiaro per analizzare l’attuale situazione politica determinatasi alla provincia e nella città di Palma di Montechiaro.
Alla presenza di Giuseppe Arnone segretario regionale organizzativo, è stato nominato il direttivo della cittadina del Gattopardo nelle persone di Vincenzo Montalto, Giuseppe Ballistrieri, Salvatore Costanzino, Giuseppe Amato.
Coordinatore è stato nominato Giuseppe Amato, risultato primo dei non eletti al consiglio comunale di Palma di Montechiaro. I Democratici Autonomisti a settembre inaugureranno la propria sede.
IL PROGETTO “SICILIA NAZIONE”
Dopo 65 anni di raggiri da parte di governi nazionali e locali, nonché di persistenti delusioni politiche, i siciliani (per ovvie ragioni) soffrono di apatia e remissività sino al punto di rifiutare qualsiasi iniziativa protesa al cambiamento della propria vita naturale, economica e socio-culturale, pur potendo attingere (per certi versi) alla fonte costituzionale federale della più brava della classe europea: la Svizzera.
Per la cura di queste pericolose malattie, si propone un progetto-terapia di pianificazione generale, affinché i siciliani possano finalmente rivendicare i propri diritti-doveri. In altre parole: salvare se stessi, la propria famiglia, la propria terra, le proprie cose, la propria cultura, favorire e potenziare le attività produttive locali e, in particolare, difendere la propria dignità da tempo calpestata, da governi nazionali, regionali e da diversi siciliani figli adottivi della Lupa (per non dire altro).
Il progetto proposto non prevede la costituzione di movimento autonomista né tanto meno di un nuovo partito. L’invito è rivolto a tutti i Siciliani di buona volontà ancora in grado d’intraprendere in maniera unitaria, il difficile cammino verso l’agognato obiettivo “Sicilia Nazione”libera e indipendente.
Per ovvie ragioni, i siciliani che intendono raggiungere quest’importante obiettivo, devono liberarsi da partiti nazionali, regionali e/o da falsi movimenti autonomisti locali. E far sì che tale azione di governo unitario possa avere una durata minima di 10 anni, prima di passare ad un possibile bipolarismo politico-amministrativo.
La fase preparatoria del progetto, prevede l’inizio di un sano dialogo sia nell’ambito familiare sia in quello pubblico, su temi d’interesse comune come la salute, il lavoro, il benessere e sicurezza generale, la qualità della vita. Eventuali altre proposte e soluzioni condivise saranno inserite nel programma politico unitario assieme a importanti innovazioni tecnologiche d’interesse collettivo. Probabilmente, con questa tipologia d’impegni, molti siciliani guarirebbero totalmente di apatia e remissività.
In ogni modo, il progetto sarà sottoposto all’attenzione di tutti i siciliani resi liberi che hanno il diritto-dovere di perfezionarlo e d’integrarlo in tutte le sue parti importanti, attraverso referendum popolare da indire ogni qualvolta si debba procedere a modifiche e cambiamenti d’interesse nazionale, provinciale e comunale.
L’attuale vita politica siciliana certo non gode di buona salute. Tutti i movimenti autonomisti di fatto sono sostanzialmente divisi e, continuano a disattendere l’importante azione politica unitaria d’interesse comune mirata all’indipendenza della propria Sicilia. Ogni movimento svolge singolarmente un ruolo politico individuale, lasciando da parte persino la carta costituzionale del 1946. Il prolificare di gruppi d’autonomisti, non produce niente di corretto. L’esaltazione e divulgazione di falsi programmi vincenti in assemblee forzate, produce di fatto effetti negativi su persone, idee e, pregiudizi su gruppi ritenuti pericolosi da parte di chi vuole continuare a governare la Sicilia con sistemi devastanti, già vecchi di 65 anni.
L’obiettivo Sicilia Nazione è di pertinenza esclusiva dei siciliani, liberi da dipendenze partitiche nazionali e/o da falsi movimenti d’autonomisti. In altre parole, i siciliani devono essere in grado di poter decidere liberamente il proprio destino, senza essere ulteriormente condizionati da presenze locali ostili, che sistematicamente impediscono qualsiasi tentativo teso alla crescita naturale della Nazione Sicilia.
Per non vanificare iniziative e azioni del progetto, è necessario che la maggioranza dei Siciliani dica NO al vecchio e inutile Governo Nazionale e a quello locale. Cercando di neutralizzare chi vuole ancora succhiare latte dalla Lupa e donare in cambio alla stessa, ingenti risorse d’ogni genere appartenente ai siciliani.
Il successo del Progetto Sicilia Nazione, dipende esclusivamente dal saper organizzare e pianificare preventivamente ogni cosa della vita quotidiana sociale e politica, affinché faciliti le azioni di base preservandole da possibili manipolazioni pericolose dell’ambiente politico attuale, frequentato da gente senza scrupoli.
La disorganizzazione porta certamente ad un inutile dispendio di tempo, denaro, energia; che conduce al caos sociale, procura inadempienze sia sul lavoro amministrativo sia nei rapporti sociali d’ogni genere, espone a rischi, moltiplica ansie e problemi anche se evitabili. I Siciliani non possono permettersi di sbagliare ancora e continuare ad affidare inutilmente il proprio destino a qualche noto messia di turno o ai soliti figli adottivi della Lupa.
Per evitare ulteriori delusioni, i siciliani devono capire, che l’organizzazione è veramente necessaria per potere iniziare una “Nuova Era Siciliana”, per curarla e tramandarla nel tempo alle presenti e future generazioni. I candidati da inserire nelle liste (nazione, province e comuni), devono essere preventivamente selezionati secondo i seguenti requisiti obbligatori: a) provata e certificata onestà senza carichi pendenti; b) provata e certificata capacità professionale e amministrativa specifica; c) disponibilità ad aggiornamenti professionali immediati e continui; d) provata e certificata idoneità psicofisica e sessuale non dipendente da devianze, droghe varie o da alcool; e) piena consapevolezza delle responsabilità politico-amministrative; ecc.. Pertanto, bisogna formulare un nuovo e serio Regolamento Elettorale per uscire dal vortice di un sistema politico fallimentare già noto da 65 anni. Appena le nuove regole elettorali saranno definite e condivise dalla maggioranza, si procederà alla raccolta delle firme necessarie, per stabilire le modalità, la data del referendum popolare e le elezioni della nuova legislatura.
Potenzialmente è prevista un’adesione numerosa di siciliani al progetto proposto.Tale obiettivo ovviamente è raggiungibile, dando inizio ad un dialogo costruttivo contestuale in tutte le città siciliane. Fondamentalmente mirato alla formulazione, definizione e sviluppo del progetto stesso, da condividere e fare approvare dalla quasi totalità dei siciliani, certi di poter fare parte di un movimento unitario fondato su temi d’interesse comune: Salute, Lavoro, Benessere e sicurezza generale, qualità delle vita di pertinenza esclusiva del popolo siciliano chiamato a decidere puntualmente su temi generali dell’amministrazione nazionale, provinciale e comunale nel rispetto della definitiva Costituzione federale della Confederazione Sicilia.
PROGRAMMA
Uno dei principali punti importanti del programma:
A. ENERGIA
1. Produzione d’energia elettrica da energia geotermica ad alto potenziale no-stop (24h/24).
2. Vendita d’energia elettrica ad altre regioni e/o paesi europei contrari al nucleare, mirato a creare un fondo regionale certo per l’attuazione del progetto socio-economico e culturale;
3. Consumo elettrico esteso a tutti i settori pubblici e privati, compreso mezzi di trasporto di cose e persone mirato anche ad azzerare l’inquinamento ambientale da ossido di carbonio;
4. Costo simbolico in bolletta sul consumo elettrico pubblico/privato locale;
5. Produzione di acqua potabile da mineralizzare, prodotta dalla condensa del vapore acqueo utilizzato dall’impianto di produzione di energia elettrica.
6. Ecc.
COLLEGAMENTI.
La posta elettronica, credo, che possa essere un mezzo alquanto veloce e sicuro per iniziare un dialogo sano responsabile e utile a comunicare, inviare opinioni e commenti a tutti i paesani di buona volontà. Poi dovranno seguire necessariamente incontri strategici di delegazioni e/o di gruppi provenienti da tutte le parti della Sicilia e isole minori, presso spazi capienti (stadi, parchi, ecc), appunto, per condividere e approvare il progetto esecutivo “SICILIA NAZIONE”, il relativo programma d’attuazione e qualsiasi altro importante documento che metterà in risalto la sovranità dei siciliani sul progetto stesso e su ogni futura modifica dello Statuto della nuova Sicilia Nazione nel Mediterraneo e nel Mondo.
SONDAGGIO.
A titolo informativo, da un sondaggio preliminare di livello locale, che si propone per tutto il territorio, sembra che 7 siciliani su 10 anche se divisi da partiti e movimenti, condividono il taglio politico-amministrativo con Roma, rispondendo SI alla seguente domanda:
Per salvare te stesso, la tua famiglia e le tue cose, taglieresti il c.d. cordone ombelicale politico Sicilia/Roma, risultato inutile e dannoso per 65 anni e, rendere la tua Sicilia Nazione Libera?
Mazara del Vallo, lì 12.06.2011 – A cura di: dr Gaspare Sammartano