Si è svolta sabato scorso, presso la Casa del Vendemmiatore di Santa Venerina, la cerimonia del Premio Internazionale di Giornalismo Maria Grazia Cutuli, istituito 5 anni fa dal “Corriere della sera”, dal Comune del paese etneo e dalla Provincia di Catania, in memoria della giornalista catanese uccisa in Afghanistan il 19 novembre 2001 mentre cercava verità per alcuni scomode e raccontava la sofferenza di donne e bambini in tempo di guerra.
Una sesta edizione all’insegna della sobrietà e priva di retorica, “come avrebbe voluto Maria Grazia” – ha affermato il giornalista Franco Di Mare, fraterno amico della Cutuli, che ha presentato la serata in una sala gremita. La ricorrenza vuole essere un modo concreto per incentivare la passione e la preparazione di chi vuole seguire la strada difficile ma importante del giornalismo d’inchiesta e di frontiera.
È per questo che uno dei primi obiettivi della Fondazione Cutuli onlus – lo ha ribadito il Presidente Mario Cutuli, fratello di Maria Grazia, assieme al vicepresidente Francesco Faranda del “Corriere della Sera”, presente anch’egli alla cerimonia – “è stato quello di attivare il corso di perfezionamento di giornalismo per inviati in aree di crisi”, per sollecitare la presa di coscienza, da parte dei giovani che si affacciano a questo mestiere, di quanto sia essenziale battersi per la libertà di informazione, per la ricerca della verità e per garantire i diritti umani nelle zone di guerra, ma anche per far conoscere e creare le condizioni per una maggiore sicurezza per gli operatori dell’informazione e per quelli umanitari in generale. E a proposito di quest’ultimo aspetto, Cutuli aggiunge che un altro obiettivo importante della fondazione sta per realizzarsi: “Abbiamo voluto intervenire anche per dare una speranza di formazione alla gente di quei luoghi istituendo una scuola per 600 bambini che sarà inaugurata a fine marzo prossimo a Herat.
La prima pietra è stata posta il 26 giugno, e sorgerà proprio a Herat per motivi sia di sicurezza, dato che la zona è di maggioranza mujaheddin, e sia soprattutto perché queste erano zone che Maria Grazia amava. Lei, infatti, amava i bambini, e noi ci occupiamo di bambini, e amava i colori del paesaggio, i blu sconfinati in mezzo ai quali sorgerà, appunto, una scuola di colore blu; un blu simbolico e di grande carica evocativa, molto adatto a inserirsi in quell’ambiente”. Ma veniamo ai vincitori del Premio 2010. Quest’anno i premiati sono stati assegnati a Cecile Hannion (Premio Stampa Estera), corrispondente di “Le Monde” per il Medio Oriente, esperta del conflitto arabo-israeliano; a Tiziana Prezzo (Premio Stampa Italiana), giornalista proveniente dall’on line, voce di SkyTg24 e più volte inviata all’estero; a Donata Calabrese (Premio Giornalista Siciliano Emergente), coraggiosa cronista di Gela, collaboratrice de “Il Giornale di Sicilia” e più volte coinvolta in inchieste su fatti di mafia e in pesanti ritorsioni che non sono mai bastate a farla indietreggiare dal suo percorso di professionista dell’informazione.
Premiate anche le tesi specialistiche di Sara Bicchierini, pisana, e Domenico Musella, di Napoli, nonché quelle di laurea triennale di Letizia Mantovani e Giulia Destefanis. Infine, un progetto dedicato alla giornalista che sapeva raccontare “il cielo degli ultimi” è stato presentato nel corso della serata come novità, in vista del decennale della scomparsa di Maria Grazia nel 2011: una graphic novel sulla vita della Cutuli da realizzare a fumetti per l’editore Rizzoli, collana Lizard. Protagonisti e anime di questa iniziativa, accolta favorevolmente dalla Fondazione Cutuli, sono due giovani e promettenti catanesi, Giuseppe Galeani, dottorando di ricerca e docente precario di lettere che curerà la sceneggiatura, e Paola Cannatella, disegnatrice e fumettista che darà un volto a Maria Grazia.
Emilia Giuliana Papa
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