Via libera, ieri sera, del consiglio comunale a due nuovi regolamenti: quello dell’istituto comunale di musica “Giuseppe Privitera” e quello sui fuochi controllati in agricoltura. Entrambe le proposte sono passate all’unanimità ma la prima è stato integrata da un emendamento di Riccardo De Benedictis (approvato all’unanimità) che prevede l’introduzione delle cattedre di arpa e di trombone e dà alla scuola la possibilità di firmare delle convenzione con associazioni musicali della città e della provincia. Bocciato a maggioranza, invece, un emendamento di Fortunato Minimo che proponeva di limitare il concorso per la scelta degli insegnanti ai soli docenti senza lavoro. L’approvazione del regolamento per il Privitera segue di pochi giorni la firma dei contratti con gli insegnati per l’anno in corso. L’istituto musicale riprenderà le lezioni la prossima settimana, e sabato 22 gennaio, alle 17, nel salone della scuola si terrà la cerimonia inaugurale alla presenza del sindaco, Roberto Visentin.
Ai lavori d’aula, per l’Amministrazione, hanno partecipato gli assessori alle Politiche scolastiche, Vincenzo Vinciullo, alle Politiche culturali, Mariella Muti, e ai rapporti con il consiglio comunale, Roberto Di Mauro. Presente anche il dirigente del settore Politiche scolastiche, Rosario Pisana. La relazione sul nuovo regolamento della scuola di musica è stata tenuta dall’assessore Vinciullo, che si è detto aperto a tutte le proposte avanzate dal Consiglio e pronto a valutare eventuali emendamenti. “Il provvedimento – ha poi spiegato l’assessore – è ampiamente migliorativa rispetto al passato e servirà da base al rilancio dell’intera istituzione”. Vinciullo ha anche assicurato che il ritardo rispetto all’inizio delle lezioni sarà colmato recuperando le ore non fatte così da azzerare il gap didattico.
Il primo a prendere la parola è stato il presidente della commissione Regolamento, Giuseppe Impallomeni che ha evidenziato l’importanza di avere previsto la figura del direttore didattico scelto tra le professionalità locali. Il presidente della commissione Cultura, Piero Maltese, ha poi auspicato un “voto unanime nell’interesse della città”. Da Carmen Castelluccio, invece, è partita la proposta accrescere il livello qualitativo della scuola costituendo una sorta di comitato composto da specialisti esterni. Secondo Castelluccio, vanno allontanati i rischi di chiusura “investendo su questa istituzione perché la musica in città esprime energie, risorse e competenze”. Poi ha preso la parola Fortunato Minimo per illustrare il suo emendamento, mentre Riccardo De Benedictis ha rivendicato il ruolo dell’opposizione nello scongiurare la chiusura della scuola “per soli 20 mila euro” e nel chiedere un dibattito in aula.
Nella replica, l’assessore Vinciullo ha chiesto il ritiro dell’emendamento Minimo, sul quale c’era stato il parere negativo del dirigente Pisana. Secondo l’Amministrazione, la proposta era contraria ai dettami del contratto di lavoro, e Vinciullo ha aggiunto che i criteri della selezione dei docenti sono dettati dal ministero dell’Istruzione attraverso l’Afam, l’ufficio che si occupa dell’Alta formazione artistica e musicale, e che la scelta avviene valutando i titolo accademici. Prima del voto, l’ultimo contributo al dibattito è stato di Marco Mastriani che ha chiesto all’Amministrazione di valorizzare la valenza culturale del Privitera e di farlo diventare un istituto di alta formazione. Poi il presidente Edy Bandiera ha dato il via alle operazioni di voto. L’emendamento Minimo è stato bocciato con 13 sì, 4 no e 15 astensioni; unanimità, invece, sull’emendamento De Benedictis e sull’intero provvedimento.
Anche il regolamento sui fuochi controllati in agricoltura è stato illustrato da Vincenzo Vinciullo nella veste di assessore alla Protezione civile. Una breve presentazione per dire che si trattava di un passaggio necessario e che Siracusa era uno degli ultimi comuni siciliani che non aveva ancora provveduto. Il presidente Giuseppe Rabbito ha annunciato il parere favorevole della commissione Ambiente, così come ha fatto il presidente della commissione Regolamento, Giuseppe Impallomeni, che però ha evidenziato la difficoltà cui si andrà incontro nel fare applicare il nuovo provvedimento, che si trasformerà in ulteriori impegni per la Polizia municipale.
Il dibattito, inoltre, ha dato lo spunto a Paolo Romano per un intervento critico sulla politiche dell’Amministrazione verso il settore dell’agricoltura, definita “una parte importante e antica dell’economia siracusana. Non si può continuare – ha proseguito – a tenere distinte le rubrica assessoriale dell’agricoltura da quella delle attività produttive del commericio”, proponendo, infine, di tenere una seduta specifica sull’argomento e sul rilancio del mercato ortofrutticolo di via Elorina. D’accordo con Romano si è detto Ettore Di Giovanni nel corso di un breve intervento. Il provvedimento è stato poi messo ai voti ed è passato all’unanimità. Il consiglio comunale tornerà a riunirsi lunedì prossimo (24 gennaio) per discutere di 6 ordini del giorno presentati dai consiglieri. Si parlerà di agibilità degli immobili comunali (Salvatore Castagnino), dell’istituzione di un reparto di Rianimazione pediatrica (Antonio Grasso), di trasporti pubblici e dell’intitolazione a Sandro Pertini della nuova strada che va da largo Cappuccini a via Piave (Ettore Di Giovanni), dei problemi del cimitero (Alfredo Foti) e della modifica del regolamento Tarsu (Fabio Rodante).
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