«Parlare del passato per proiettarsi nel presente» è il messaggio chiave che offre la lettura del nuovo volume “Catania” presentato ieri pomeriggio nel Coro di Notte dell’ex Monastero dei Benedettini di Catania. Un libro, edito dalla Sanfilippo Editore e curato dal professor Enrico Iachello, in cui sono racchiusi dei saggi su un tema condiviso “la nobiltà virtuosa e la borghesia operosa”. Frutto di mesi di studio e di ricerca che segue la metodologia e il filo logico dei due volumi che lo precedono ma affrontano da diversi punti di vista l’evoluzione, nel corso dei secoli, della città etnea. Pagine analitiche che offrono gli strumenti e le competenze per poter capire quali sono stati i passaggi importanti e le cesure fondamentali che hanno fatto di Catania la città che oggi tutti conosciamo e viviamo. Un percorso che lega fatti e avvenimenti storici con gli usi linguistici e i costumi socio-ecomonici, ma anche i movimenti artistici e culturali che hanno influenzato i diversi modi di fare musica o architettura.
Tutti e tre tomi importanti per poter raggiungere la giusta consapevolezza di “chi siamo e da dove veniamo”, ma più in particolare in questo si fa maggiore riferimento al concetto di “identità” e di “memoria”, fondamentale riflessione in questo periodo per la ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Alla presentazione purtroppo non ha potuto prendere parte il curatore dell’opera, ma a farne le veci il suo diretto predecessore alla presidenza della Facoltà di Lettere e Filosofia di Catania, Giuseppe Giarrizzo, il quale oltre ai dovuti ringraziamenti agli intervenuti e a coloro che hanno collaborato alla realizzazione del testo ha anticipato la notizia che la Casa Editrice si è mostrata molto attenta alle problematiche affrontate in questi impegnati studi e ha dato massima disponibilità per una futura quarta edizione. In sala era presente lo stesso Mario Ciancio che, durante l’intervento dell’Illustre Professor Giarrizzo, annuiva in senso di approvazione.
I relatori dell’evento sono stati l’urbanista Fausto Carmelo Nigrelli dell’Università di Catania e lo storico Gino Salvemini dell’Università di Bari, i quali hanno rispettivamente posto l’accento sull’evoluzione della città e del conseguente senso urbano della costruzione, e sulla strumentalizzazione degli usi e costumi del passato lanciando un’acuta provocazione sulla concezione di “identità” in stretta connessione con la “condivisione” avvalorando le proprie ragione attraverso citazioni tratte da alcuni saggi del terzo “Catania”. A rendere un’aura di leggerezza all’incontro la presenza dell’attrice Manuela Ventura che ha allietato il pubblico con la brillante interpretazione e recita di un testo tratto da “La Carestia” di Domenico Tempio. La monumentale e prestigiosa opera letteraria è corredata da un dvd realizzato dai giovani de “La Musa”, il laboratorio multimediale operante all’interno della stessa Facoltà di Lettere di Catania.
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