Un cinema che parla degli “ultimi”, della gente umile e sconfitta dalla vita, ma anche degli uomini in generale, per innescare una coscienza politica e un senso di appartenenza che al giorno d’oggi sembra essersi perduto. Il regista palermitano Pasquale Scimeca ha partecipato ieri sera, giovedì 7 luglio, alla retrospettiva curata dal critico Sebastiano Gesù nell’ambito del cartellone ArteCulturaEventi organizzato dall’amministrazione comunale di Milo. Una tre giorni interamente dedicata all’autore siciliano, che ha il merito di aver trasferito sul grande schermo i capolavori del Verismo. L’ultimo in ordine di tempo, del 2011, è il film “I Malavoglia”, che sarà proiettato questa sera, venerdì 8 luglio, nel corso dell’ultimo appuntamento con la rassegna milese che prevede anche la visione di “Rosso malpelo”, altro capolavoro di Giovanni Verga. “Da circa un anno stiamo promuovendo I Malavoglia in Italia e anche nei festival internazionali – dice Pasquale Scimeca – . Ai prossimi lavori non pensiamo, è un momento abbastanza difficile per il cinema. Questa retrospettiva è per me un onore ma anche un’occasione di stilare una sorta di bilancio di vent’anni di carriera”.
Oltre vent’anni di opera cinematografica, da “La Donzelletta” del 1989 in poi, dedicati a sviscerare le storie di vita dei Vinti. “Quando Verga parlava di Vinti – spiega il regista siciliano – si riferiva alla povera gente, ma si riferiva in generale anche all’umanità: in fin dei conti siamo tutti Vinti perché ci accomuna il fatto di essere mortali. Magari fosse ancora la Sicilia dei Vinti verghiani, pescatori, minatori, contadini che nonostante tutte le difficoltà, la povertà, la miseria, avevano un senso di appartenenza, avevano una lingua e un bisogno forte di cambiare le cose e di lottare. Oggi viviamo in una terra che è un’immensa periferia, non ci sono più le comunità, né grandi né piccole e credo che questo sia uno dei temi di questi tempi. Bisogna tornare a essere popolo, tornare a combattere contro il potere contro ciò che non ci piacere e capire che siamo uomini. Se rinunciamo ad essere uomini rischiamo di essere vinti per davvero, questa volta in maniera definitiva, e questo non ce lo possiamo permettere”.
Assieme al regista palermitano ieri a Milo era presente anche Antonio Ciurca, 21 anni di Assoro, in provincia di Enna, passato dai banchi di scuola direttamente al set cinematografico. Nel 2007 è stato infatti scelto come protagonista di “Rosso Malpelo”, tratto dalla celebre novella verghiana. “Per partecipare ai provini non sono neppure andato a scuola”, racconta. L’incontro con Scimeca era destinato ad avviare una proficua collaborazione: dopo “Rosso Malpelo” Ciurca ha recitato nel film “Il cavaliere sole” (2008) e di nuovo come protagonista ne “I Malavoglia”, attualmente in fase di promozione.
Conclusa con le ultime proiezioni di questa sera la rassegna cinematografica diretta da Sebastiano Gesù, il cartellone di ArteCulturaEventi è entrato nel vivo. Una cinquantina in tutto gli appuntamenti che saranno presentati nel dettaglio martedì 12 luglio, alle ore 19, al Centro Servizi di Milo. Oltre al sindaco, Giuseppe Messina, al vicesindaco, Alfio Cosentino, all’assessore al Turismo, Francesco Sampognaro, saranno presenti l’assessore regionale al Turismo Daniele Tranchida, il deputato Nicola D’Agostino, il direttore artistico di MusicaMilo Franco Battiato e Giancarlo Zanetti, direttore artistico del Circuito del Mito che ha previsto a Milo otto eventi.
Commenta per primo