Mentre la manovra sta per approdare al Senato, è iniziata questa mattina, con otto ore di sciopero con i trasporti fermi, l’astensione dal lavoro indetto dalla Cgil per manifestare contro una manovra del governo “profondamente iniqua”. Cento le piazze italiane coinvolte nella manifestazione rafforzata anche dalla protesta sull’art.8 sui ‘licenziamenti facili’. Sono scesi in piazza, Pd, IDV e Sinistra Ecologia e Libertà di vendola. Si registra la dissociazione della componente cattolica del Pd. Decine di migliaia nelle “cento città” hanno riempito le piazze. Trasporti in crisi e molte aziende bloccate per lo sciopero generale. Susanna Camusso ha parlato di manovra “irresponsabile”, ha chiesto un passo indietro al governo, annunciando che il sindacato farà di tutto contro le deroghe all’articolo 18.
Si registrano nei nove capoluoghi di provincia siciliani massicce adesioni di lavoratori:
PALERMO – Lavoratori, precari, studenti e pensionati per le vie della città. Erano in piazza oggi circa ventimila persone per la manifestazione organizzata in occasione dello sciopero generale indetto dalla Cgil per protestare contro i tagli previsti nella prossima manovra finanziaria. Un lungo corteo si è mosso da piazza Croci, via Libertà per arrivare in piazza Verdi dove sul palco hanno parlato gli esponenti del maggiore sindacato italiano. In concomitanza al corteo principale, anche le Unioni sindacali di base hanno organizzato una loro manifestazione che dalla stazione centrale ha portato, oltre agli iscritti all’Usb anche 500 tra studenti medi, universitari e precari, che si è concluso in via Roma: “Contro la retorica di unità nazionale – scandivano i manifestanti – che vede governo, Confindustria, e i sindacati gialli Cisl e Uil impegnati a salvaguardare gli interessi di banche e speculatori finanziari”. Mentre in piazza Verdi continuava la manifestazione principale duro l’intervento di Maurizio Landini: “che ha esternato tutto il suo dissenso per il famigerato art. 8.
Non ha risparmiato neanche le critiche al governo centrale: “ancora una volta i tanti avvertimenti della comunità europea – ha spiegato il segretario nazionale della Fiom – indicano che abbiamo un governo allo sbando e non credibile. Con lo sciopero si chiede un cambiamento e serietà di fondo nel rispetto del Paese”. Applauditi anche gli altri interventi che hanno concluso la manifestazione. Otto ore di stop per protestare contro i tagli previsti nella prossima finanziaria. Non sono mancate le polemiche. Secondo la Cgil alcuni iscritti Cisl e Uil erano ugualmente in piazza. “Uno sciopero minoritario e inutile” la risposta. I centri sociali hanno bruciato le bandiere dei sindacati confederali che non hanno aderito. Naturali le polemiche per l’assenza di Cisl e Uil. Subito la risposta del sindacato assente, a chi, all’interno della Cigl, sosteneva che in piazza fossero scesi anche iscritti ad altri sindacati. “Neanche gli iscritti alla Cgil, oggi in Sicilia – si legge in una nota firmata Cisl Sicilia – erano in piazza per lo sciopero proclamato in solitudine dal sindacato guidato da Susanna Camusso”. 
Ma “le sigle sindacali assenti – ha esternato Landini dal palco – devono interrogarsi sul loro ruolo in difesa dei diritti dei lavoratori. Ormai la Cgil, insieme alla Fiom, è rimasto l’unico baluardo in difesa della democrazia”. Da registrare qualche momento di tensione quando la polizia, per motivi di sicurezza, ha fermato il corteo dei centri sociali, prima che si unisse alla Cgil in piazza Verdi. Infatti, dopo aver ottenuto l’assenso a partecipare i manifestanti hanno avuto libero accesso. Alcuni rappresentanti degli autonomi hanno spiegato che la loro intenzione non era contestare la Cgil, bensì i sindacati assenti. Oltre a un lancio di uova contro la vicina sede della Mondadori, alcuni ragazzi appartenenti ai centri sociali hanno bruciato bandiere di Cisl e Uil.
Intanto è stato caos anche all’aeroporto Falcone-Borsellino. Lo sciopero ha infatti provocato la cancellazione di 16 voli in arrivo e in partenza dallo scalo siciliano. Alcune compagnie hanno staccato regolarmente i biglietti, ma i passeggeri al momento dell’imbarco sono stati bloccati mentre i bagagli venivano caricati negli aerei fermi in pista. La torre di controllo autorizzava soltanto i veivoli garantiti, il cui elenco è stato pubblicato sul sito dell’Enac. La Gesap, società di gestione dell’aerostazione, ha cancellato 16 voli, nella fascia oraria compresa dalle 9 alle 18.
CATANIA – Il corteo degli scioperanti organizzato dalla Cgil è partito dalla villa Bellini per arrivare a piazza Manganelli, in pieno centro storico. Ad iniziare il dibattito sono stati gli studenti dell’Udu e dei sindaci di Biancavilla Pippo Glorioso, di Linguaglossa, Rosa Maria Vecchio, di San Cono, Nunzio Drago e di Licodia Eubea Nunzio Li Rosi, presidente provinciale Anci, è intervento anche l’on. Giuseppe Berretta. Nel suo intervento, il segretario generale della camera del lavoro Angelo Villari ha parlato di una manovra del governo iniqua affermando che i lavoratori sono dalla parte del sindacato a tutela dei diritti al lavoro che sono espressione di democrazia. A chiusura della manifestazione comizio in pizza Manganelli i manifestanti hanno dimostrato tutto il loro dissenso per il comportamento del governo in merito a manovra finanziaria e articolo 8.
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