Rischio concreto di licenziamento si prospetta per i dipendenti Despar dopo una serie di inconvenienti come i pagamenti in ritardo di liquidazioni e stipendi. Per protesta contro questa situazione ormai insostenibile, i lavoratori dipendenti del punto vendita Interspar, appartenente alla catena di supermercati della società Gsb srl, all’interno del centro commerciale “Le Rondini” di Porto Empedocle, hanno occupato i locali. All’ingresso dell’esercizio commerciale è stato affisso con diversi cartelli “Chiuso per occupazione”. A condividere l’azione di lotta dei lavoratori, i sindacati Cisl e Cgil, che hanno organizzato per domani mattina un sit-in di protesta davanti la Prefettura di Agrigento. Nessuna speranza per i lavoratori dei punti vendita di Canicattì, Favara, Palma di Montechiaro e Sciacca, chiusi da dieci mesi e senza la speranza di percepire ancora oggi diverse mensilità di stipendio.
<<Riceviamo e pubblichiamo una nota del portavoce Vincenzo Lombardo della Federazione della Sinistra della provincia di Agrigento che esprime totale e incondizionata solidarietà ai lavoratori della società SGB presso il centro commerciale Le Rondini di Porto Empedocle che hanno occupato l’azienda a difesa dei loro elementari diritti ed esprime il plauso per l’iniziativa da loro intrapresa in una terra come la nostra in cui il mondo del lavoro è soggetto ai soprusi e all’arbitrio dei datori di lavoro i quali, col pretesto della crisi, estorcono ai dipendenti il diritto ad un salario dignitoso e spesso li privano dei contributi previdenziali, in assenza di un contratto di lavoro.
E’ tempo che le autorità istituzionali preposte al rispetto della legalità nei posti di lavoro facciano ogni sforzo per porre un argine al dilagare del lavoro nero. Non c’è bisogno che esploda una tragedia come quella di Barletta per sapere che l’illegalità in tanti posti di lavoro è la norma. Ci auguriamo che l’iniziativa delle maestranze di Porto Empedocle sia di stimolo e incoraggiamento per le tante migliaia di lavoratrici e lavoratori che nelle tante imprese della provincia sono sottoposti al ricatto del sub salario e del ricatto del licenziamento>>.
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