(immagine di repertorio) – Riceviamo e pubblichiamo una nota scritta dal responsabile Enpa di Catania: << Abbandonati, gli animali e i circensi del Circo Viviana Orfei, vittime del nubifragio che ha flagellato Catania la notte del 15 Ottobre. Animali segregati nei camion, sul marciapiede del litorale della Plaia ma anche messi a mollo. Questa è la scena che i Volontari della sezione Enpa di Catania, si sono ritrovati a fronteggiare il 16 ottobre in quella che avrebbe dovuto essere solo un controllo delle condizioni post-nubifragio. Sembrava un epilogo finale. La sola presenza della squadra dei Vigili del Fuoco con una sola pompa e in attesa che ne arrivasse un’altra dalla squadra andata a soccorrere gli abitanti del vicino Villaggio Santa Maria Goretti era il blando conforto di una parca presenza istituzionale. Un cavallo ferito, cammelli e pony ricoverati lungo il marciapiede e bloccati da sole transenne, caprette e lama tra una passatoia e l’acqua, tigri silenziose dentro il camion e ancora troppi animali bagnati, troppe feci e urina galleggiare che scorrerevano sul marciapiede. I circensi circondati dall’acqua. La baracca del custode del lido anch’essa isolata, un gruppo Rom dall’altra parte del marciapiede isolati. Tutto questo non sembrava avere importanza. Era parso più importante rassettare i luoghi quasi adiacenti dove si stava svolgendo il campionato mondiale di scherma ma, di quella tragedia silenziosa che riguardava animali e persone in condizioni estreme, non importava a nessuno. La Protezione Civile era stata tutto il pomeriggio del giorno prima impegnata nel dare aiuto ed era andata via alle 23 con la promessa di tornare il giorno successivo. I Vigili del Fuoco encomiabili, come sempre ma troppo soli e con scarsi mezzi per fronteggiare tutti i punti d’emergenza. Erano rimasti lì per tutta la notte e continuavano a rimanere lì. E Più in la(dove si disputava il campionato di scherma), invece, tutto era tornato a posto. Il campionato poteva continuare. L’aveva detto il Signor Orazio, custode del campo Turati, che quel posto era a rischio, aveva avvertito a modo suo che il fiume andava bonificato e gli scarichi sturati, ma, una voce sola, vola e lui invece non aveva messo per iscritto niente. Anche lui con la sua baracca era a mollo e ancora la Protezione Civile non tornava attrezzata magari con l’Idrovora che in un paio d’ore avrebbe risolto tutto.
Qualcuno non c’era e su questo non vi sono dubbi. Dopo ore passate al telefono tra Enpa e il responsabile del coordinamento del Comune di Catania, fuori sede che non aveva dietro tutti i numeri telefonici che servivano, la Protezione Civile Regionale di Palermo con il responsabile provinciale, il quadro emerso è che nessuno aveva segnalato che tutti gli animali e le persone erano a mollo, il cielo era ricoperto di nuvole minacciose e che se avesse piovuto ancora, nessuno degli animali si sarebbe salvato. Improvvisamente il responsabile del coordinamento del Comune di Catania ha smesso di rispondere al personale Enpa pur continuando a squillare. Da segnalare che non rispondeva nemmeno al responsabile della Protezione Civile che era in loco.
Ma a risolvere la grave situazione, (che avrebbe dovuto essere monitorata dai responsabili del Comune di Catania), è stata la Protezione Civile che praticamente in un ora, scavalcando l’Unità di Crisi tanto decantata dal Sindaco Stancanelli, ha inviato le pompe a dare forza all’instancabile lavoro dei Vigili del Fuoco e così alle ore 17 del 16 ottobre si è ricominciato a sperare per l’incolumità degli animali. Lo stato di abbandono della Plaia continua a restare quello che è. Alla fine e solo dopo che erano arrivate tutte le pompe per drenare l’acqua e sturare il blocco del fiume causa del disastro, i volontari dell’Enpa sono andati via, dopo aver garantito l’incolumità degli animali. Il Comune di Catania, come può autorizzare il posizionamento di due circhi contemporaneamente in città in luoghi assolutamente non idonei e pericolosi, che non si prende la briga di fare pulire torrenti e che salvata l’apparenza lascia tutti nell’assoluta indifferenza. Si segnala inoltre solo due passaggi veloci dei Vigili Urbani senza mai essersi fermati. con la conclusione che “Circo” ed “Enpa”, storicamente nemici si sono ritrovati a fare fronte comune per salvare gli animali>>.
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