“Non nel mio nome”: i giornalisti Rai si oppongono al piano di depotenziamento dell’azienda che intende portare avanti la direzione generale negando ogni negoziazione sindacale e, nell’ambito di una serie di manifestazioni di protesta, com’è già da diversi giorni, fino a domenica prossima non firmeranno i servizi della Tgr. E’ l’azione propedeutica allo sciopero audio-video che i giornalisti Rai attueranno entro il mese di novembre. “Non nel mio nome” è la denuncia contro una gestione che danneggia l’azienda. I giornalisti della Rai non avanzano richieste economiche ma chiedono di fermare lo smantellamento del servizio pubblico. Lunedì intanto farà tappa in Sicilia l’iniziativa itinerante dell’Usigrai, “Riprendiamoci la Rai”, con una doppia data: il pomeriggio del 14 novembre a Catania* (ore 15.30 al Monastero dei Benedettini, nell’aula “Santo Mazzarino”) e l’indomani a Palermo, alle ore 16 presso i cantieri culturali della Zisa.
Un incontro-dibattito cui è invitata l’intera cittadinanza, al quale parteciperà il segretario nazionale dell’Usigrai Carlo Verna(nella foto) insieme con una folta delegazione di giornalisti Rai. Dopo Trieste, Bologna, Cagliari, Bolzano, ancora un’occasione di confronto dei giornalisti del servizio pubblico con la popolazione. La Rai vive uno dei momenti più difficili della sua storia, con il servizio pubblico radiotelevisivo, uno dei fondamenti della nostra democrazia, messo a repentaglio. Una crisi che coinvolge tutta la società civile per cui è importante l’intervento e il contributo di cittadini, istituzioni locali, università, scuole, associazioni, sindacati, comitati per un confronto aperto, fatto di domande, di osservazioni critiche, di suggerimenti. La manifestazione itinerante –dopo la conferenza dei cdr che si svolgerà nei prossimi giorni a Roma- continuerà con la tappa di Milano il 29 novembre e di Napoli il 7 dicembre.
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