I metalmeccanici scioperano domani anche a messina sciopero di due ore con assemblee nei luoghi di lavoro. “Tagli ai costi della Politica, patrimoniale, tassazione transazioni finanziarie, riforma del fisco che recuperi l’evasione fiscale, sviluppo industriale che faccia ripartire lavoro e consumi. Questo si doveva e si dovrebbe fare”. Fim Cisl e Uilm Uil di Messina dicono No alla manovra e proclamano due ore di sciopero aderendo allo sciopero nazionale di tutti i metalmeccanici. “Il nuovo governo – affermano le segreterie provinciali – aveva annunciato una manovra, seppur pesante e necessaria, equa e di sviluppo con particolare attenzione al paese che lavora. Nelle misure preparate dall’esecutivo, niente o pochissimo di questo c’è. Il peso della manovra è tutto sui lavoratori e pensionati, con tasse lineari sulla casa e sui consumi (ICI anche per prima casa, aumento IVA e aumento accise benzina)”.
Per le Federazioni dei Metalmeccanici l’aumento dei requisiti per andare in pensione unito al passaggio al contributivo per tutti e blocco delle rivalutazioni sulle pensioni non ha nulla di equo e accettabile. “Si vogliono utilizzare i soldi dei pensionati solo per fare cassa senza nessuna reale garanzia occupazionale e previdenziale per le future generazioni”, affermano ancora Fim e Uilm che a Messina sciopereranno domani, mercoledì 7 dicembre, durante le ultime 2 ore lavorative svolgendo assemblee sui luoghi di lavoro con i rappresentanti RSU. “La manovra – concludono le segreterie provinciali di Fim e Uil – deve essere cambiata. Esigiamo equità, diritto alla pensione e garanzie del posto di lavoro>>.
UGL – <<Riteniamo che le misure varate dal governo Monti rappresentino un grave attentato allo stato sociale perché peggiorano le già provate condizioni di vita dei lavoratori – Lo dichiara Luca Vecchio Segretario dell’UGL Metalmeccanici in Sicilia. Una manovra che prevede i licenziamenti facili e l’innalzamento dell’anzianità lavorativa per la quiescenza non vediamo – continua il sindacalista – come possa contribuire alla ripresa dei consumi che è stata individuata come principale causa della crisi in cui versano le aziende. Non ascoltando i diretti interessati, – incalza Vecchio – il governo tecnico ha fatto una scelta proditoria che temiamo possa servire solo a mantenere i vitalizi dei politici, gli evasori fiscali e le banche. Francamente, da un governo di “professori” ci saremmo aspettati di più. Per queste ragioni – conclude – l’Ugl Metalmeccanici Sicilia scioperera’ a Catania insieme alla FIM CISL per due ore>>.
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