Si è conclusa ieri l’esercitazione in forra (gola profonda percorsa da torrente) del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico iniziata giovedì in provincia di Messina, una zona dove negli ultimi anni si sono succeduti numerosi eventi legati proprio all’esondazione dei torrenti. Una decina tra istruttori e volontari hanno simulato diverse situazioni di intervento per recuperare escursionisti o appassionati di canyoning bloccate nelle gole o 
ferite in seguito a cadute. L’esercitazione si è svolta giovedì sul torrente Sirina (sopra Giardini Naxos), venerdì sul torrente Saracena (quello che è stato causa di inondazioni a Letoianni) per proseguire fino a domenica sempre nel messinese. I tecnici del Cnsas hanno operato in condizioni estreme sia in acqua che sotto le cascate utilizzando per il trasporto dei feriti una speciale barella stagna. Calarsi da cascate d’acqua per superare strette gole di montagna, lunghe anche diversi chilometri, richiede tecniche alpinistiche miste a manovre speleologiche ed è l’obiettivo del canyoning o torrentismo, una disciplina sempre più conosciuta e richiamo per nuovi appassionati, che richiede specifiche manovre in caso di interventi di emergenza.
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