Settanta minuti di dominio e venti (più sei di recupero) di pura sofferenza. Il Catania espugna il Franchi di Siena nel recupero della 21esima giornata, riuscendo per larghi tratti a dominare l’avversario e riuscendo a reggere all’assedio d’orgoglio dei toscani. L’uno a zero finale è in realtà bugiardo, per quanto i rossazzurri hanno fatto vedere prima che al dominio tattico sui bianconeri subentrasse la paura di vincere. Per i ragazzi di Montella si tratta della seconda vittoria lontano dal Massimino, dopo l’exploit di Lecce (sempre 1-0) a novembre. Decisivo il rigore di Lodi al 22’, concesso dal direttore di gara Russo per evidente mani in area di Gazzi. Proprio Russo sarà protagonista anche nella ripresa, quando, peccando forse di poco carisma, concede solo una punizione dal limite per un fallo di Rossi su Seymour abbondantemente all’interno dei sedici metri.
La storia della partita racconta di un Catania che controlla il match già dal primo tempo, grazie ad un inedito 3-5-2 che, con lo spazio creato dalle punte Catellani e Bergessio, ha permesso ad Almiron e Ricchiuti di inserirsi con la consueta puntualità. Proprio l’ex del Rimini (in campo come sempre per circa 60 minuti), riuscendo ad alternare le due fasi, è stato senza dubbio l’uomo-chiave del match. Nel Siena D’Agostino è irriconoscibile e soltanto i lampi di Brienza riescono ad illuminare un pomeriggio grigio fino alla metà del secondo tempo, quando mister Sannino inserisce Bogdani e Gonzalez e i bianconeri assediano letteralmente l’area di rigore etnea, non riuscendo però a valicare il muro eretto da un sontuoso Legrottaglie e dai suoi compagni di reparto. Decisivo in almeno due occasioni Carrizo, che non tradisce la fiducia datagli da Montella, dopo i grossolani errori di Kosicky contro la Juve.
Il Siena, reduce dal pesante 4-1 in casa del Lecce (altra sconfitta con un avversario diretto per la lotta-salvezza), ha pagato un gioco eccessivamente farraginoso in fase di impostazione, con poche idee e pochissimo movimento, oltre alla giornata negativa della coppia d’attacco Calaiò-Destro. Fatta eccezione per i minuti finali, sono solo le palle inattive a fare avvicinare i bianconeri alla porta di Carrizo (alla fine gli angoli saranno ben 10 a 1 per il Siena). Con questi tre punti il Catania sale a quota 30, in condominio con Chievo e Genoa e con la gara di Cesena ancora da recuperare, e porta a 9 le lunghezze sulla zona retrocessione. Zona in cui sta pericolosamente scivolando il Siena, adesso quartultimo con due soli punti di vantaggio sul Lecce.
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