Un Catania generoso ma distratto vanifica nella ripresa il doppio vantaggio maturato nel primo tempo, sprecando la ghiotta possibilità di ottenere uno storico risultato in quel di San Siro. I rossazzurri si confermano tra le formazioni più in forma del campionato, annullando per un’intera frazione di gioco le sortite interiste e capitalizzando al meglio la superiorità dimostrata. C’è più di un rammarico per il risultato finale, che va addirittura stretto agli etnei (impensabile qualche tempo fa). L’Inter riesce a risollevarsi nel secondo tempo dopo che i primi 45 minuti avevano visto un netto dominio territoriale e fisico dei ragazzi di Montella. Nonostante in avvio fosse stato Forlan a rendersi più volte pericoloso, il Catania ha occupato il campo con carisma e sicurezza, dimostrando grande applicazione e concretezza in occasione delle reti del meritato doppio vantaggio. Dopo l’uno a zero di Gomez al 20’, scattato sul filo del fuorigioco e a segno con un preciso destro dopo aver dribblato Nagatomo, è arrivato dopo un quarto d’ora il raddoppio di Izco, su preciso assist di Marchese (in posizione dubbia). Tra i due centri, clamorosa l’occasione fallita da Barrientos da pochi passi.
Nella ripresa Ranieri prova il tutto per tutto, inserendo Snejider al posto di Faraoni e giocando quindi con l’olandese in appoggio a Pazzini, Milito e Forlan. Il Catania cala notevolmente sul piano fisico, riuscendo comunque a contenere i tentativi rabbiosi ma poco ordinati dei nerazzurri, che anzi si espongono più di una volta ai contropiedi dei siciliani (pericoloso due volte Bergessio). Al 71’, l’episodio che cambia l’inerzia del match: azione dalla sinistra di Forlan che si accentra e lascia partire un destro non irresistibile, sul quale Carrizo interviene goffamente, infilando la propria porta. Per la prima volta dall’inizio della gara i nerazzurri prendono coraggio, trovando il pareggio nove minuti dopo, su un’altra disattenzione difensiva. Allegro disimpegno di Marchese, che lascia sguarnito il lato sinistro della difesa: Milito è lesto a controllare l’assist di Forlan e a battere Carrizo con un destro potente. Il finale è confuso e disordinato tatticamente (come buona parte del match), ma Seymour da una parte e Pazzini dall’altra falliscono il gol da tre punti. Alla fine è un pari che non accontenta nessuno.
Il punto di stasera mantiene Ranieri appeso ad un filo, come dimostrano i copiosi fischi che il pubblico nerazzurro ha riservato ad allenatore e giocatori durante la gara. I ragazzi di Montella si mangiano le mani, alla luce di quello che sembrava un risultato già (meritatamente) acquisito, per non essere riusciti a controllare la partita, a causa di un evidente calo nervoso oltre che fisico. C’è comunque di che sorridere in casa Catania, dato che col pareggio di oggi i punti in classifica diventano 34 (raggiunti i “cugini” del Palermo), in attesa della trasferta a Cesena di mercoledì (recupero della 22esima giornata).
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