Il Catania non riesce ad andare oltre lo 0 a 0 col Cesena, nel recupero della 23esima giornata, sul sintetico del “Manuzzi”. Nonostante i 65 minuti di superiorità numerica e le tante chance, la sfortuna e la scarsa precisione hanno vanificato una buona occasione per ottenere la terza vittoria esterna in stagione. Il Cesena di Beretta si è dimostrato davvero poca cosa. Iaquinta e Mutu sono le ombre degli ottimi giocatori che erano fino a poco tempo fa, Santana non si vede, la classifica è disastrosa e il pubblico non aiuta. L’ultimo posto in classifica e l’aria da ultima spiaggia che si respirava sul terreno di gioco hanno penalizzato i romagnoli, scesi in campo con eccessivo nervosismo, come dimostra il rosso di Pudil appena al 24’ e i tanti gialli estratti da Rocchi, che nella ripresa allontanerà anche il tecnico Beretta.
Il Catania fa la solita gara da “piccolo Barcellona”, pagando ai catalani la scarsa vena realizzativa degli avanti. Gomez è impreciso, Bergessio svaria molto ma manca il bersaglio per ben tre volte. La manovra come al solito è fluida e bella da vedere, ma la concretezza è venuta a mancare, nonostante un assedio durato quasi tutta la gara, interrotto soltanto dalle sporadiche sortite dei bianconeri.
Gli etnei producono il massimo sforzo sul finire della prima frazione di gioco, trovando però Antonioli sempre ben piazzato. Nella ripresa, Montella gioca le carte Llama, Catellani e Ricchiuti, ma il Cesena è bravo a chiudersi e fortunato a non subire. Proprio Llama ha sul sinistro una ghiotta occasione su schema da calcio di punizione, ma la conclusione finisce a qualche millimetro dall’incrocio. Anche Barrientos ci prova con un sinistro a giro, ma la giornata è delle più stregate.
Nel finale, anche i rossazzurri si fanno prendere dai nervi, consci forse della ghiotta occasione sprecata di allungare in classifica. In pieno recupero, Almiron cede alle provocazioni di Comotto e Rocchi estrae per la terza volta il rosso dal taschino. Parecchio ingenuo l’argentino, tassello fondamentale dello scacchiere di Montella che verrà a mancare nella delicata sfida interna con la Fiorentina di domenica prossima. Nel giro di quattro giorni, il Catania butta al vento quattro punti che avrebbe meritato di aggiungere ai 35 attuali, che costituiscono comunque un record. I pari esterni con Inter e Cesena legittimano comunque, per il gioco espresso, la nomea di rivelazione del campionato, meritatamente acquisita dagli etnei.
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