Prosegue il periodo positivo per il Catania di Montella, che batte la Fiorentina grazie ad un rigore di Lodi e ottiene il quinto risultato utile consecutivo, consolidando l’ottavo posto in classifica. Etnei meno lucidi rispetto alle ultime uscite, merito anche di una Fiorentina molto propositiva, ma cinici a sufficienza per portare a casa i 3 punti. Sebbene l’avvio della partita sembrava confermare quanto visto con Inter e Cesena, con i rossazzurri in controllo del gioco e del possesso palla, nel corso del primo tempo i viola hanno saputo reagire soprattutto grazie alle micidiali ripartenze di Vargas e Cerci, propositivi ma sciagurati sotto porta. In più di un’occasione, soprattutto nel primo tempo, Carrizo si è dovuto superare, riuscendo a respingere in particolare le pericolose conclusioni di Lazzari e Cerci da distanza ravvicinata. E nell’unica occasione in cui il portiere argentino è stato superato, e Lodi nega la gioia del gol ai viola (in quella circostanza ad Amauri).
Nonostante le solite azioni avvolgenti degli etnei, con Marchese e Motta sempre molto presenti grazie ai movimenti verso il centro di Gomez e Barrientos, sono poche le chance dalle parti di Boruc, fatta eccezione per qualche invenzione di Bergessio. Il “Pitu” e il “Papu” hanno trovato più di una difficoltà a insidiare la difesa toscana, chiusa ermeticamente sugli inserimenti centrali dei fantasisti catanesi. Solo un episodio poteva sbloccare il match, da una parte o dall’altra. Esattamente quello che succede al 58’, quando Bergessio entra in area e viene steso dal goffo intervento di Gamberini. Dal dischetto Lodi indovina il sette e batte Boruc, siglando la nona rete in stagione. Prima di lasciare il posto a Catellani, Gomez ha qualche sussulto dei suoi, ma né gli attaccanti rossazzurri né il forcing disperato dei ragazzi di Delio Rossi, che inserisce nel finale anche il giovane Acosty, riescono a mutare l’1-0. Giocando peggio che a Milano e a Cesena, il Catania riesce a battere la Fiorentina, dimostrando una concretezza che nelle due precedenti trasferte era venuta a mancare (soprattutto nello 0-0 in Romagna). I punti in classifica adesso sono ben 38, due in meno rispetto all’Inter e alla fatidica quota salvezza. I tifosi adesso sognano l’Europa e ne hanno ben donde; ad ogni modo, molto ci dirà lo scontro casalingo con la Lazio di domenica prossima circa le reali velleità europee della squadra di Pulvirenti, che per il momento si gode il bel gioco e una posizione di classifica impensabile fino a poco tempo fa.
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