Dopo otto risultati utili consecutivi, a Verona si conclude il ciclo d’oro del Catania di Montella, sconfitto per 3 a 2 dal Chievo in una gara caratterizzata dai tantissimi errori, anche gravi, commessi dalle difese di entrambe le formazioni. Catania e Chievo giocano consapevoli di aver raggiunto l’obiettivo stagionale, dando vita ad una partita senza grandi attenzioni tattiche, un’anomalia specialmente per i rossoazzurri. Primi venti minuti da incubo per il Catania. Complice il terreno viscido, gli scivoloni di Legrottaglie e Spolli costano caro agli etnei, che si ritrovano a giocare 70 minuti con due gol da recuperare e un uomo in meno. Al 6’ è Legrottaglie a scivolare, regalando palla a Cruzado, poi Paloschi confeziona un assist perfetto per Bradley che non fallisce un vero e proprio rigore in movimento. Al 19’ tocca a Spolli finire per terra, ne approfitta Pellissier che si invola verso la porta e viene steso proprio da spolli. Rigore e rosso per il difensore rossazzurro. Dal dischetto lo stesso attaccante aostano non sbaglia, sebbene Carrizo intuisca la traiettoria. Il meteo a Verona è stranissimo, si alternano pioggia e sole, così come in campo si alternano belle giocate e svarioni clamorosi. Al 27’, gol giustamente annullato a Paloschi per offside. Qualche minuto dopo il Catania rientra in partita: su cross di Gomez è maldestro l’intervento di Andreolli, che insacca la propria porta. Gli etnei si svegliano e provano a costruire gioco nonostante l’inferiorità numerica, ma non è giornata per i ragazzi di Montella, Marchese soffre da centrale e Llama da terzino rischia più volte la frittata.
Ad inizio ripresa, il Chievo mette in ghiaccio il match. Grande palla dentro di Pellissier, Paloschi da due passi non sbaglia (50’). Nel Catania l’ingresso di Almiron dà un pizzico di brio ad una manovra stranamente confusa e inconcludente, mentre il Chievo va vicino al poker con Cesar prima e Frey poi. I clivensi mantengono ordine dietro, provando a far male distendendosi, sfruttando la buona vena di Cruzado. Nel finale, dentro Thereau che va vicino subito al gol, mentre a cinque dal termine il Catania riapre il match: azione di Lanzafame sulla destra, rimpallo su Luciano e tap-in vincente di Almiron. Nel recuperò però gli etnei non hanno la forza e la voglia di trovare il pareggio, il risultato non cambia. L’impressione è che, paghi dei risultati strepitosi soprattutto con le grandi degli ultimi tempi, i rossoazzurri abbiano affrontato un po’ con sufficienza la gara contro il Chievo, avversario che offriva pochi spunti dal punto di vista emozionale. La speranza per i tifosi etnei è che l’aver raggiunto la salvezza non penalizzi gli stimoli di chi scende in campo, anche perché sono ancora sette le gare che mancano al termine del campionato.
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