Palermo e Cesena pareggiano 2 a 2 una gara divertente, giocata senza troppi tatticismi. Tutte e quattro le reti vengono siglate nel primo tempo, mentre nella ripresa subentra la stanchezza e forse l’assenza di stimoli da ambo i lati. Infermeria piena per i rosanero, che devono rinunciare a pedine fondamentali come Migliaccio, Balzaretti e Barreto, sostituiti da Della Rocca, Labrin e Vazquez, e che si schierano dunque con un’inedita difesa a 3 guidata dal rientrante Silvestre. Nel Cesena accanto a Mutu c’è Rennella e non Iaquinta.
In avvio il Palermo è pericoloso soprattutto sui calci piazzati di capitan Miccoli, ma Antonioli è attento. Gara bloccata fino al 20’, quando una percussione sulla destra di Munoz spacca la difesa romagnola e permette a Bertolo di portare in vantaggio i rosanero. Sulle ali dell’entusiasmo i siciliani sfiorano il raddoppio con una splendida conclusione da fuori di Vazquez che si stampa sulla traversa. Dal 26’ al 28’ poi, i rosanero spengono la luce e vengono puniti dal Cesena: prima una splendida azione personale dell’ex Santana porta il risultato in parità, poi l’italo-francese Rennella batte Viviano con un preciso destro, portando in vantaggio i suoi e alimentando le residue speranze-salvezza della squadra di Beretta. Al 35’ Mutu va vicino al bersaglio di testa, ma in pieno recupero Silvestre batte Antonioli su angolo di Bertolo, siglando la sua quarta rete in campionato (tutte di testa).
L’avvio della ripresa è se possibile più divertente rispetto ai primi 45 minuti con le due squadre che giocano a viso aperto, libere per motivi diversi da assilli di classifica. Si fa notare Ceccarelli per la sua esuberanza, ma né il Cesena né il Palermo riescono a trovare la giocata giusta per sbloccare il 2 a 2. Nel finale ci prova Iaquinta (subentrato a Rennella) ma sono Vazquez e Budan a rendersi maggiormente pericolosi. La partita cala d’intensità nel finale e il risultato non cambia.
Il Palermo conferma il buon stato di forma lontano dal Barbera, in controtendenza con quanto visto per tutto il torneo, mentre il Cesena onora una delle ultime partite in A, essendo praticamente certo della retrocessione. Neanche il tempo di riordinare le idee e mercoledì il Palermo riceverà il Parma di Donadoni.
CESENA-PALERMO 2-2
(primo tempo 2-2)
MARCATORI Al 20′ p.t. Bertolo (Pa), al 26′ p.t. Santana (Ce), al 28′ p.t. Rennella (Ce), al 47′ p.t. Silvestre (Pa)
CESENA (4-3-1-2) Antonioli; Comotto, Moras, Von Bergen, Lauro (dall’8′ p.t. Ceccarelli); Arrigoni, Guana, Colucci; Santana (dal 29′ s.t. Parolo); Rennella (dal 22′ s.t. Iaquinta), Mutu. (Ravaglia, Rodriguez, Del Nero, Malonga). All.: Beretta.
PALERMO (3-5-2) Viviano; Labrin, Silvestre, Mantovani; Munoz, Donati, Della Rocca (dal 34′ s.t. Acquah), Bertolo; Vazquez (dal 36′ s.t. Budan); Hernandez (dal 19′ s.t. Bacinovic), Miccoli. (Tzorvas, Milanovic, Pisano, Zahavi). All.: Mutti.
ARBITRO Giannoccaro di Lecce.
NOTE: Pomeriggio di sole, terreno in buone condizioni. Spettatori: 8.000 circa. Ammoniti: Lauro, Bertolo, Colucci, Mutu. Angoli: 4-4. Recupero: 2′ p.t.; 4′ s.t.
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