l’Anpi di Palermo dopo 28 anni torna in piazza a celebrare la festa della “Liberazione” con un corteo che ha raggiunto il giardino Inglese per la cerimonia in ricordo dei caduti. Duemila persone sfilano con le bandiere dell’associazione intonando “Bella Ciao” e con le bandiere dell’associazione. Quest’anno accanto allo striscione e al gonfalone del comune di Isnello, in testa al corteo si possono distinguere due gigantografie del sindacalista Placido Rizzotto e del partigiano Giovanni Ortoleva, presi a simbolo della resistenza, uccisi dalla mafia e dal nazi-fascismo. Gli esami scientifici hanno confermato di recente che le ossa rinvenute nei mesi scorsi a Rocca Busambra, nel corleonese, sono proprio di Rizzotto, per il quale saranno organizzati funerali di Stato. Ortoleva, originario di Isnello, fu assassinato per essersi rifiutato di indossare la camicia nera.
“Oggi vogliamo riaffermare i diritti dei cittadini, mentre la politica è impegnata a conquistare la poltrona di sindaco”, si legge in una nota del presidente dell’Anpi di Palermo, Ottaviano Terranova. Anche quest’anno c’è spazio per la polemica.Avevamo proposto alle autorità di essere con noi – afferma Terranova – ma ci è stato detto di no per problemi di ordine pubblico”. Mentre i partigiani dell’Anpi si radunavano in piazza Politeama da dove è partito il corteo, al giardino Inglese il commissario del comune Luisa Latella ha presenziato alla breve cerimonia istituzionale. A fianco dell’Anpi ci sono diversi sindacalisti della Cgil, i giovani comunisti e sventolano anche bandiere degli anarchici e dei No Tav. In corteo anche Leoluca Orlando (Idv), candidato a sindaco: “Oggi bisogna liberare Palermo dalle catene della rappresentanza e dei bisogni – ha ribadito”.
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