Catania. La causa dei 40 tremori registrati la notte scorsa sono causate da movimenti nei condotti magmatici interni da imputarsi a una “ricarica” di energia dell’Etna. le scosse si sono manifestate dalle 23:58 di ieri alle 4:42 di stamane. Una ulteriore scossa e’ stata avvertita questa mattina alle 10.18 nella stessa zona. Il sisma ha avuto magnitudo 3.1 sulla scala Richter e si e’ prodotto a 5,6 chilometri sotto la superficie, una bassa profondita’ che ne ha amplificato la percezione alla popolazione del luogo Secondo l’analisi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania la più alta ha raggiunto il massimo di magnitudo 3.2. Il movimento della terra non ha provocato danni, ed ha avuto il suo ipocentro tra i 5 e i 6,2 chilometri di profondità nella direttrice dei comuni di Giarre, Milo, Sant’Alfio, Santa Venerina e Zafferanea Etnea, paesi dove gli eventi sono stati evidentemente avvertiti anche dalla popolazione.
Secondo quanto dagli scienziati dell’Ingv, i terremoti sono collegati a una nuova fase dell’attività dell’Etna che da maggio scorso ha cambiato “sistema”, rallentando le eruzioni improvvise. Probabilmente, gli esperti suppongono che il vulcano si prepara a una nuova fase di attività, diversa dalle precedenti. Mentre nel sudest della regione (provincia di Siracusa) si è manifestato uno sciame sismico che negli ultimi tre giorni ha fatto registrare 17 scosse, la più forte delle quali alle 3:14 di ieri con magnitudo 3.7. L’ultima scossa nella zona dell’Etna risale al 19 giugno scorso (magnitudo 2).
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