Abbiamo intervistato Ficarra e Picone, i conosciutissimi attori comici palermitani presentatori del famoso programma televisivo “Striscia la notizia” che sono stati i protagonisti dell’ultimo appuntamento per la stagione 2011- 2012 di “FilminScena. Conversazioni di cinema e teatro” alla Sala Verga di Catania organizzata dal Teatro Stabile di Catania. Gli abbiamo posto qualche domanda e loro con molto garbo e simpaticamente ci hanno risposto:
Cosa sta succedendo alla politica italiana?
“Ormai non possiamo lavorare più – spiegano i due comici palermitani – perché i politici hanno deciso di farci della concorrenza sleale. Ormai con le loro stesse dichiarazioni riesco a farci divertire e farci ridere, senza doverli prendere in giro. Quello ha venduto la casa a sua insaputa, l’altro non sapeva che suo figlio si fosse laureato, l’altro non sapeva che era minorenne. Cari politici ci fate ridere troppo, una battuta dopo l’altra…… Quando c’è la volete smettere?”.
Come è nata la vostra unione artistica? “Solo artistica?
“Noi ormai siamo una coppia. Siamo sempre insieme. Uno cucina e l’altro dorme. Non usciamo mai da soli, sempre insieme. Tutto è iniziato a Taormina quando Ficarra lavorava come animatore turistico e Picone era un ospite. Da lì è cominciato tutto”.
I vostri film, le vostre battute come nascono?
“Dalla strada. Noi copiamo in giro, quello che sentiamo in mezzo alla gente, lo trasportiamo sul palco”.
Quest’anno è stata un’edizione particolare di Striscia la notizia, perché?
“Non abbiamo avuto bisogno di pensare e ripensare alle battute da fare. Il primo giorno che abbiamo iniziato, Berlusconi si è dimesso per dare spazio a Monti. La mattina successiva è scoppiato il caso Lega. Due terroni come noi, a Striscia la notizia dopo il caso Lega… c’è lo hanno servito su un piatto d’argento”.
Ma nei mesi scorsi avete avuto anche problemi ad andare a fare spettacolo al nord Italia.
“Purtroppo si. Diverse volte siamo stati scortati nei teatri dai carabinieri e dalle forze dell’ordine perché tramite i giornali minacciavano di creare disordine davanti i teatri dove avremmo avuto le serate. Ci sono stati anche pesanti minacce e rischio di bombe. Che poi dico io, il loro leader ha una moglie di Marsala e il figlio ha studiato in Albania”.
Tanti anni insieme, ma qual è il vostro ricordo più bello?
“C’è ne sono tantissimi. Ma Picone che in autostrada chiede al casellante a che ora chiudono è sempre qualcosa di stupendo”.
Progetti futuri?
“Lui si candida alle prossime elezioni, dice Picone. No mi spiace – risponde ficarra – non ho la fedina penale sporca”.
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