CEFALÙ (PA): POLIZIA ARRESTA BANDA DI LADRI. ESTETISTA FORNIVA LE INFORMAZIONI

Cefalù. Assicurati alla giustizizia i nove membri di una banda che, sfruttando un’estetista come fonte di informazioni, razziava appartamenti e svaligiava ville. A volte i rapinatori facevano ricorso a metodi violenti come nel caso di un assalto a un’anziana donna ridotta in fin di vita sul pianerottolo di casa. Nove le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Termini Imerese, Angela Lo Piparo. Sei sono finiti in carcere, altri tre agli arresti domiciliari. Nel corso dell’operazione “Moonlight”, in preparazione da qualche mese, sono stati sequestrati molti oggetti preziosi e perfino armi. Da tempo i componenti della banda erano stati individuati e tenuti sotto osservazione con intercettazioni telefoniche.  La banda era composta da persone di Castelbuono, Altavilla Milicia, Bompietro e di Randazzo (Catania). La figura principale della banda era costituita dal titolare di un negozio di ricambi per moto di Castelbuono. La sua compagna, che svolge la professione di estetista, con il suo lavoro porta a porta raccoglieva e passava agli altri componenti della banda notizie sulle abitudini dei padroni delle case prese di mira. Era lei, secondo le indagini condotte dagli uomini del commissario Manfredi Borsellino, a fare da apripista ai rapinatori. In uno dei raid la banda era riuscita a rubare un arsenale di fucili regolarmente detenuti. Le armi erano state nascoste e sono state ora recuperate.

I preziosi trafugati venivano poi fusi e smerciati con la complicità del titolare di un negozio di “compro oro” di Petralia Sottana. Gli arrestati nell’operazione condotta dal commissariato di Cefalù sono: Alfio Samuele Zingali, 31 anni; Giulietta Battaglia, detta Liliana, 45 anni; Christian Barreca, 19 anni; Eduardo Di Ganci, 20 anni; Antonino Salvatore Ragaglia, 50 anni; Danilo Sapiente, 19 anni, tutti finiti in carcere. I domiciliari, invece, sono stati concessi a Domenico Giarraffa, 66 anni; Girolamo Francesco Giarraffa, detto Gerry, 38 anni; Nicoletta Cannizzaro, 29 anni.  Zingali, considerato a capo della banda, è titolare a Castelbuono della “Sel autoricambi”, ditta utilizzata anche come base logistica per trattare piccoli e grossi affari. Oltre ad agire con il proprio clan, Zingali aveva una rete di “fornitori” di oggetti d’oro, sottopagati e rivenduti a ricettatori. La sua compagna, Giulietta Battaglia, estetista a domicilio, aveva coinvolto nella banda uno dei suoi due figli – Di Gangi, due volte campione italiano nella 100 Kart -. La donna veniva contattata al cellulare e concordava appuntamenti con le clienti proprio per avere la possibilità di studiare impianti di allarme, accessi, abitudini dei proprietari.

Barreca era un dipendente di Zingali. Giarraffa è un venditore ambulante che abita a Bompietro e acquistava a basso prezzo oro e argento sia da privati che dai “raccoglitori fissi”, servendosi della licenza di compro oro intestata alla moglie. Ragaglia, pregiudicato, già sottoposto alla misura della sorveglianza per mafia, è considerato l’elemento più pericoloso della banda. Infine, Sapiente, incensurato, era esperto nel rubare autoradio. Mentre, la Cannizzaro, amante dei cavalli, come l’amica Liliana, puliva saltuariamente abitazioni e anche lei forniva notizie per mettere a segno i furti.