Windjet. Si continua a trattare a 360 gradi. Per ora i sindacati riuniti in assemblea tacciono. Dopo lo stop ai voli, nulla trapela dai vertici della Windjet sulle intenzioni della compagnia aerea low cost. Il presidente Nino Pulvirenti sabato scorso a margine di un incontro a Catania aveva annunciato che oggi avrebbe sollevato il velo sul futuro della compagnia siciliana, che in questo momento dovrebbe decidere se accettare il commissariamento o proseguire nell’attività. Secondo voci di corridoio vi sono molteplici trattative in corso per arrivare a una soluzione definitiva: contatti e informazioni sarebbero stati richiesti da una decina di compagnie aeree, ma la cernita si sarebbe concentrata a un’azienda italiana e a due grosse compagnie straniere.
Senza più aerei, con la licenza sospesa, l’annuncio ai 504 dipendenti dell’avvio della cassa integrazione e con un debito che si aggirerebbe intorno ai 150 milioni di euro, la Windjet ha bisogno di un partner che la faccia ripartire. Comunque, entro venerdì prossimo i vertici della low cost siciliana dovranno trovare una soluzione, poi, scatterà la legge “Prodi bis”. Intanto sono in corso a Catania incontri tra rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil etnee e dei sindacati di categoria per pianificare le azioni. Nel primo pomeriggio è in programma in aeroporto una riunione dei sindacalisti e dei lavoratori della Katane Handling, una della aziende dell’indotto che ruota attorno alla Windjet.
Commenta per primo