Sempre di più il fermento creativo che il mondo del fantasy propone e, in maniera esponenziale, crescono di parecchio le persone che gradiscono il genere. Di certo ciò che attrae e affascina è il mondo immaginario in cui il lettore si addentra per vivere a fianco dei personaggi fiabeschi che solamente nella testa di ognuno assume caratteristiche che vanno dalle fisionomie dei volti, alle tonalità di voce, i modi di sorridere o di disperarsi, questo è il bello della fantasia. Una volta il compito di narrare le favole era demandato ai nonni, ma a quel tempo – che di tempo ce ne era tanto – non era stata ancora inventata la televisione e i giocattoli con cui giocare erano piuttosto pochi e poveri. Ciò che accadeva nella mente degli piccoli ascoltatori era frutto fantasia della più genuina e quel mondo – così costruito – diventava parte integrante della propria esistenza. Anche la più piccola ombra sul muro poteva diventare un mostro da combattere oppure prendere spunto per inventare una storie nuove.È il desiderio di combattere la realtà quotidiana che fa diventare strettamente necessario il bisogno di cercare altro, di trovare le soluzioni ai misteri più grandi di noi, di sfidare sé stessi in prove superiori alla nostra portata.Insomma di emulare quei personaggi del mondo fantastico o della mitologia che in fin dei conti sono gli archetipi che governano la nostra esistenza. È il nostro istinto o subconscio che attinge nei contenitori dell’inconscio collettivo, frutto di quella sedimentazione di esperienze ripetute dall’umanità nel corso dei millenni quando ancora la coscienza non era in grado di pensare ma percepiva solamente forme eterne e trascendenti.
Infatti ognuno di noi non fa altro che “rappresentare” inconsapevolmente le manifestazioni indirette del nostro passato modificandole attraverso nuove forme di consapevolezze individuale e in questo la scrittura diventa una forma tangibile per dare vita a ciò che ognuno possiede dentro di sé. Ricondurre la fantasia alla realtà, attraverso la scrittura o la lettura, è un gioco che individualmente prende forma in una determinata materia, che non è mai uguale, perché attraverso lo scrittore o il lettore assume sempre nuove forme e nuove interpretazioni.Quindi è arrivato il momento in cui bisogna mettere da parte di “verismo e spingere gli scrittori a mettere a frutto la propria fantasia per costruire storie che creano emozioni da condividere con i propri lettori. È vero: il sogno che aiuta a vivere e a indicare i percorsi più misteriosi che da sempre gravitano nella testa degli uomini.Con queste premesse l’Associazione Nazionale Artists & Creatives, presieduto da Giorgio Russello propone per il secondo anno consecutivo una nuova edizione del Premio “Fantasy Way” un concorso letterario dedicato alla letteratura di genere fantasy, fantastico e fantascientifico.
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