Calcio Serie A. Il Catania bagna la prima partita al Massimino con una vittoria di cuore e concentrazione contro un Genoa mai domo, grazie alla ritrovata vena realizzativa di Gonzalo Bergessio e alla solita abilità sui calci piazzati di Ciccio Lodi. Il 3 a 2 finale, che ha messo a dura prova le coronarie dei tifosi delle due squadre soprattutto nella ripresa, è il giusto epilogo di una partita dominata tatticamente e fisicamente dai ragazzi di Maran, la cui unica pecca è come sempre la poca lucidità sotto porta. A differenza di altre volte, stasera la determinazione e la caparbietà di Gomez e soci hanno avuto la meglio su imprecisione e sfortuna, sulle quali si dovrà comunque lavorare.
Le scelte di Maran e De Canio. Squadra che convince non si cambia. Questa la filosofia di Maran, che schiera lo stesso undici che ha sfiorato l’impresa all’Olimpico una settimana fa, con Biagianti interno a destra e Bellusci accanto a Legrottaglie al centro della difesa. Dopo la vittoria al debutto contro il Cagliari cambia invece molto De Canio, che sceglie Sampirisi sulla destra, con Tozser e Seymour sulla mediana e l’ex Vargas, arrivato in Liguria proprio il 31 agosto, alto a sinistra.
Kucka a uomo su Lodi; mismatch Gomez-Sampirisi. Chiare le intenzioni tattiche di De Canio, che vuole impedire al Catania di costruire gioco com’è abitudine della squadra rossazzurra. Il Genoa si schiera pertanto con un finto 4-3-3, con Kucka che lascia a Seymour e Tozser tutti i compiti di copertura, schierandosi a uomo su Lodi ed inserendosi con continuità in fase d’attacco. Nel Catania sono limitate le discese di Marchese e Alvarez, preoccupati da Vargas e Jankovic, sempre molto alti e sostegno di Immobile. Come sempre molto mobili Barrientos e soprattutto Gomez, imprendibile stasera per il giovane Sampirisi.
Il Catania fa gioco, il Genoa fa gol. Dopo i primi venti minuti di studio, il canovaccio della gara sembra chiarissimo, con il Catania che buca la disattenta difesa genoana soprattutto sul lato sinistro con i puntuali inserimenti di Gomez. Sono almeno quattro le occasioni limpide che capitano sui piedi degli etnei tra il 18esimo e il 25esimo. Un minuto dopo, contropiede micidiale del Genoa che colpisce con Kucka, servito alla perfezione da Ciro Immobile. Una legge del calcio impossibile da confutare: se la squadra che fa più gioco non è concreta, prima o poi viene punita. I restanti venti minuti sono l’altra parte del monologo catanese, con gli ospiti in seria difficoltà ad imbastire una trama offensiva degna di nota.
I tre minuti di Bergessio e il pennello di Lodi. Dopo le tante occasioni del primo tempo, ad inizio ripresa il Catania sembra quasi impaurito, come se tutti gli sforzi messi in campo da Barrientos e compagni fossero vani, di fronte ad un Genoa fortunato e pericoloso in contropiede col pimpante Immobile. Serve un sussulto, che arriva in maniera quasi fortuita: Almiron si fa male, al suo posto dentro Castro. Il giovane argentino mette in campo tutta la sua voglia di fare, muovendosi subito tanto, saltando l’uomo e creando spazio. Al 66’, nasce da una sua invenzione il pareggio di Bergessio, freddo sotto porta a battere Frey. Gli etnei ci credono e sotto la pioggia del Massimino passano solo due minuti dopo, ancora con Bergessio, preciso nello stacco su angolo di Gomez. Sembra fatta, ma col vantaggio i rossazzurri abbassano i ritmi, esponendosi agli attacchi degli ospiti, che a sette dal termine trovano l’insperato pareggio con un tiro dalla distanza di Jankovic. Il Catania col cuore si riversa in avanti, giocando uno dei jolly decisivi anche nella scorsa stagione. Punizione dai 25 metri procurata da Barrientos e autentica pennellata di Lodi che trova l’incrocio dei pali per il nuovo sorpasso etneo. Nel finale ci provano Borriello, Jorquera e Sampirisi, ma Andujar e la traversa dicono di no.
CATANIA-GENOA 3-2 (0-1)
MARCATORI: Kucka (G) al 26′ p.t.; Bergessio (C) al 21′ e 23′ s.t., Jankovic (G) al 37′ s.t., Lodi (C) al 39′ s.t.
CATANIA (4-3-3): Andujar; Alvarez, Legrottaglie, Bellusci, Marchese; Biagianti (dal 22′ s.t. Izco), Lodi, Almiron (dal 9′ s.t. Castro); Barrientos (dal 42′ s.t. Sciacca), Bergessio, Gomez. (Terracciano, Frison, Spolli, Rolin, Capuano, Salifu, Morimoto, Ricchiuti, Doukara) All: Maran
GENOA (4-3-3): Frey; Sampirisi, Canini, Granqvist, Antonelli (dal 39′ s.t. Moretti); Seymour (dal 13′ s.t. Jorquera), Kucka, Tozser; Jankovic, Immobile, Vargas (dal 31′ s.t. Borriello). (Tzorvas, Stillo, Bovo, Anselmo, Marchiori, Bertolacci, Piscitella, Ferronetti) All: De Canio
ARBITRO: Giannoccaro di Lecce
NOTE: ammoniti Canini (G), Seymour (G), Castro (C), Bellusci (C), Bergessio (C).
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