Il calcio è strano, ma non troppo. Può una squadra che costruisce tanto e domina per gran parte di una partita perdere 4 a 0? Certo che sì, se in avanti non c’è chi tira in porta e la difesa si trova allo sbandoi, specialmente su un bomber di indiscussa fama come Alberto Gilardino. La storia di Bologna-Catania è più o meno questa, più o meno simile a tanti altri match al Dall’Ara, davvero stregato per gli etnei. Due gol per tempo – Guarente e Gilardino nel primo, ancora Gila e Kone nel secondo – e la debacle è servita. Come detto, se Bergessio gestisce male le poche chance che gli capitano per segnare e si prendono 11 reti in sole 6 gare, qualcosa non va. Il Catania non ha mai avuto punte ben oltre la doppia cifra, ma al contrario la solidità della difesa è sempre stato, negli anni, un punto di riferimento. Toccherà all’acume di mister Maran trovare la quadra.
Le scelte di Pioli e Maran. Collaudato albero di natale per il tecnico romagnolo, con Diamanti e Kone a sostegno del ritrovato Gilardino, mentre sulla mediana è Tiberio Guarente ad affiancare Perez e Taider. Nel Catania qualche variazione sul solito tema (4-3-3): riposa Gomez, rilevato da Castro, rientra dalla squalifica Alvarez, mentre Capuano è preferito a Marchese sull’out di sinistra.
Etnei con due registi; Taider fa entrambe le fasi. Il Catania imposta come sempre la partita prendendo in mano il pallino del gioco. Quando non è Lodi a poter impostare, perché braccato da Diamanti o Taider, è Barrientos ad abbassarsi o accentrarsi per verticalizzare. Castro prova a fare il vice-Gomez ma non riesce a trovare la posizione giusta in campo. Nel Bologna fondamentale il ruolo di Taider in mezzo al campo, abile sia a difendere che ad inserirsi; molto attivi i terzini Morleo e soprattutto Garics.
Il Catania fa gioco ma è impreciso; il Bologna è cinico. Sin dai primi minuti di gioco è chiara l’intenzione dei ragazzi di Maran di fare la gara: dopo 90’’ c’è già la prima palla-gol sui piedi di Bergessio, ben servito da Barrientos. Proprio il Pitu è l’uomo in più per gli etnei, sempre pericoloso quando si accentra ma spesso impreciso nell’ultimo passaggio. Il Bologna è guardingo e alla prima occasione passa: Castro perde palla, Morleo crossa, palla al limite e stoccata vincente di Guarente. Sebbene non sia chiara la sua posizione in campo, è proprio Castro il più pericoloso per i rossazzurri (al 26’ di testa). Proprio quando il Catania alza la pressione, il Bologna raddoppia: ripartenza veloce di Garics, imbucata per Gilardino e 2-0 al minuto 40. Per gli etnei è quasi un’abitudine essere sotto pur giocando meglio, come dimostra la reazione che porta all’incrocio dei pali di Capuano sul finire della prima frazione di gioco.
Difesa allegra, attaccanti imprecisi e sfortunati: che imbarcata! Nella ripresa ancora partenza-sprint per il Catania, pericoloso al 3’ con Castro e al 10’ con Lodi. Sembra il preludio ad un secondo tempo combattuto, ma il forcing offensivo rossazzurro si presta alle letali ripartenze del Bologna. Al 15’ Gilardino impegna Andujar; sull’angolo seguente, proprio Gilardino sigla di testa il 3-0 e la sua personale doppietta. Il gol taglia le gambe agli etnei, ai quali non bastano gli ingressi in campo di Gomez e Ricchiuti per risollevare le sorti di una gara davvero storta. Piove sul bagnato nel finale quando Capuano si addormenta, stendendo Kone lanciato a rete. Rosso e ultimi minuti in inferiorità numerica. Nel recupero, ampie praterie per i padroni di casa, che colpiscono al 95’ su Kone dopo un’azione insistita di Diamanti.
Il Tabellino.
BOLOGNA-CATANIA 4-0
MARCATORI: nel pt 19′ Guarente, 40′ Gilardino; nel st 16′ Gilardino, 50′ st Kone
BOLOGNA (4-3-1-2): Curci (46′ pt Agliardi); Garics, Antonsson (4′ st Carvalho), Natali, Morleo; Perez (20′ st Pazienza), Guarente, Taider; Kone; Diamanti, Gilardino (Sorensen, Cherubin, Motta, Abero, Pulzetti, Gimenez, Pasquato, Gabbiadini, Acquafresca). All.: Pioli.
CATANIA (4-3-3): Andujar; Alvarez, Legrottaglie, Spolli (24′ pt Bellusci), Capuano; Izco, Lodi, Almiron (13′ st Gomez); Barrientos, Bergessio, Castro (28′ st Ricchiuti). (Frison, Messina, Rolin, Marchese, Biagianti, Salifu, Sciacca, Morimoto, Doukara). All.: Maran.
ARBITRO: Giacomelli di Trieste.
NOTE: spettatori: 21.456 per un incasso di 160.513 euro. Ammoniti: Diamanti e Izco per gioco scorretto. Espulso: al 38′ st Capuano per fallo su chiara occasione da gol. Angoli: 9-6 per il Catania. Recuperi: 1′ e 5′
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