Palermo.Giornata di blocco per gli automobilisti palermitani. Il corteo è’ partito da piazza Pretoria un corteo dei lavoratori della Gesip e degli autonomi dei centri sociali. L’obiettivo spiegano i manifestanti è di “paralizzare la città”. Tra i manifestanti ci sono sia studenti di scuola: universitari, professori, sindacalisti. In testa al corteo anche diversi striscioni contro l’attuale governo. Poi i manifestanti hanno percorso il centralissimo corso Vittorio Emanuele, e poi si sono diretti a piazza Indipendenza, davanti alla sede della presidenza della Regione siciliana, mentre l’altro corteo, organizzato dai Cobas, ha scelto come obiettivo la prefettura di via Cavour. Secondo gli organizzatori sono 3 mila le persone che partecipano all’iniziativa. Oggi è il primo appuntamento di una tre giorni di protesta che terminerà il 16 novembre. All’interno di questa manifestazione di sciopero e mobilitazione si protesta “contro i diktat del governo Monti che continua a tagliare la spesa sociale, con la spending review, imponendo politiche di austerity che gravano su operai, precari, disoccupati, famiglie, senza casa e studenti”.
Nel capoluogo siciliano sono stati allestiti sei stand in piazza Teatro Massimo in occasione dello sciopero generale di 4 ore proclamato dalla Cgil per oggi in concomitanza con la giornata europea di mobilitazione indetta dalla Ces (Confederazione europea dei sindacati). Nei gazebo presenti anche le Camere del Lavoro della Provincia; un intero stand è dedicato a “donne, giovani, studenti, immigrati, precari, disoccupati, portatori di handicap”. “Vogliamo rappresentare le problematiche di tutti i settori dall’industria ai servizi sociali e assistenziali ai problemi del territorio, da Termini Imerese a Cefalù alle Madonie”, spiega Angela Biondi, segretaria organizzativa della Cgil di Palermo. Presenti anche associazioni che operano nell’ambito della legalità, tra cui Libera, sigle studentesche, dall’Udu alla Rete degli studenti, associazioni del settore assistenza ai disabili, associazioni di immigrati, il coordinamento anti tratta e il coordinamento donne.
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