Palermo. Siamo in un quartiere popolare, strada di case poco curate nella zona dei cantieri navali. In una delle case si sentono strani scricchiolii, mattoni che si rompono, strane crepe sui muri. Vengono subito avvertiti i Vigili del Fuoco che iniziano a testare l’edificio. Subito dopo l’ordine immediato di sgombro. Gli immobili sono pericolanti. Ecco, immediata, la lotta contro il tempo per liberare gli edifici, ma non tutti sono riusciti a salvarsi. Dopo il crollo. Poteva essere una tragedia se la maggior parte degli occupanti non avesse abbandonato i locali. Scampato pericolo anche per i Vigili del Fuoco che sarebbero potuti rimanere intrappolati. Tre persone sono morte, ancora una risulta dispersa.
Nei due edifici vivevano otto famiglie. Da tempo, dopo la costruzione di una struttura prefabbricata all’ultimo piano di uno dei due immobili, si sentivano strani scricchiolii e più di una crepa si era formata sui muri. Gli edifici si sono sbriciolati prima che tutti gli abitanti riuscissero a uscire. In quattro sono rimasti sotto le macerie: il cadavere di un uomo di 84 anni, Ignazio Accardi, è stato individuato schiacciato da una trave, poi è stato trovato il nipote Antonino Cinà, 54 anni. Accardi e la moglie, erano affacciati al balcone e non sono riusciti a fuggire. I vicini di casa hanno visto le mura crollare e inghiottire i due anziani.
La terza vittima, non è stata ancora identificata, e il cadavere sta per essere estratto dalla macerie. Si cercano, ancora, la moglie di Accardi, Maria La Mattina, 80 anni, ed Elena Trapani, 74. Il corpo che si sta tentando di estrarre potrebbe essere quello di una delle disperse. Le squadre dei vigili del fuoco scavano tra le macerie. Una decina i feriti, tra i quali una bambina di 8 anni che ha solo qualche escoriazione. Tra le macerie è stato trovato anche un cagnolino. Grazie all’intervento tempestivo dei pompieri si è evitato che il bilancio del crollo fosse ancora più drammatico. La macchina dei soccorsi è stata efficientissima con grande impiego di mezzi e uomini: dai vigili urbani, alla polizia, ai carabinieri, al 118 e alla protezione civile. Nel luogo dove è avvenuto il crollo, per tutta la notte, è stato presente il sindaco di Palermo Leoluca Orlando che si è prodigato per cercare una sistemazione ai senza tetto. Sul crollo sarà aperta un’inchiesta per disastro colposo. la magistratura accerterà le cause del cedimento e sono in corso le indagini del caso.
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