Calcio serie A. Un gol di Alejandro Gomez regala al Catania tre punti preziosissimi contro la Roma di Zeman. Partita giocata a ritmi altissimi da entrambe le squadre, vinta dalla formazione che ha saputo gestire al meglio le risorse fisiche e tecniche in campo. La Roma ha infatti sfoderato una prestazione degna di Dr. Jekyll e Mr. Hyde: primo tempo da grande squadra, con grande dispendio di energie e almeno tre occasioni colossali divorate; ripresa in inevitabile debito di ossigeno e di idee, con ampi spazi lasciati alle sortite etnee. I ragazzi di Maran, abili a non sbandare nella prima frazione di gioco sotto i colpi di Lamela e soci, sono poi riusciti nella ripresa a capitalizzare quanto di buono espresso, soprattutto dalle giocate del Papu Gomez, autore del gol che al 17’ della ripresa decide il match.
La Roma di Zeman, abituata a partire sempre fortissimo, come detto gioca un primo tempo di altissimo livello, nonostante pesino le assenze di De Rossi, Marquinhos, Totti e Osvaldo. A dirigere l’orchestra è Erik Lamela, imprendibile palla al piede e nell’uno contro uno. Molto in palla anche Marquinho, che ha rilevato Pjanic. Il Catania gioca la prima frazione sull’attenti, provando a contenere le grandi folate giallorosse. Viene a mancare però soprattutto una diga in mezzo al campo, con Almiron in difficoltà (nel primo tempo lascerà il posto a Castro per un problema fisico) e Salifu spesso in confusione nell’alternanza delle fasi. Florenzi e Marquinho si inseriscono con inesauribile continuità e sono gli errori di misura di Tachtsidis a salvare il Catania. Oltre a quelli clamorosi sotto porta di Destro e Bradley.
La ripresa, vuoi per i limiti fisici e atletici degli ospiti, vuoi per il cambio di modulo operato da Maran, è tutta un’altra storia. Sin dai primi minuti il Catania preme, con il trio composto da Gomez, Castro e Barrientos sempre fastidioso per la retroguardia giallorossa, che soffre l’imprevedibilità degli argentini. Come sempre preziosissimo il lavoro di un altro argentino, Gonzalo Bergessio, che fa a sportellate con Burdisso e soprattutto Castan (anche qualche colpo proibito tra i due), facendo guadagnare tempo e spazio ai suoi. Proprio da una giocata di Bergessio nasce il vantaggio rossazzurro: palla dentro del numero 9, scatto bruciante di Gomez e colpo sotto delizioso a battere Goicoechea. La Roma prova a reagire, sfiorando il pari con Dodò e Castan, ma è il Catania ad andare più vicino al raddoppio, con Ricchiuti prima e Bergessio poi. Con i tre punti conquistati oggi il Catania vola a quota 29, a sole tre lunghezze dalla squadra della capitale.
Il tabellino.
CATANIA-ROMA 1-0
MARACORE: Gomez al 17′ s.t.
CATANIA (4-3-3): Andujar; Bellusci, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Izco, Salifu (16′ st Paglialunga), Almiron (37′ pt Castro); Gomez (33′ st Ricchiuti), Bergessio, Barrientos. In panchina: Frison, Terracciano, Potenza, Augustyn, Capuano, Rolin, Keko, Doukara. All: Maran.
ROMA (4-3-3): Goicoechea; Piris (12′ st Marquinhos), Burdisso, Castan, Balzaretti; Tachtsidis, Florenzi, Bradley; Lamela, Destro, Marquinho (26′ st Dodò). In panchina: Stekelenburg, Lobont, Taddei, Perrotta, De Rossi, Totti. All: Zeman.
ARBITRO: Damato di Barletta .
NOTE: spettatori 20.000. Ammoniti: Balzaretti, Bellusci, Destro, Castan, Legrottaglie, Marchese, Bergessio. Angoli: 5-4 per il Catania. Recupero: 1′, 3′.
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