Calcio serie A. L’adagio si adatta bene al pomeriggio del Massimino, che vede il Catania pareggiare per 0 a 0 contro il Cagliari del duo Pulga-Lopez. Partita noiosa per larghi tratti, dominata sul piano del gioco e della presenza territoriale dagli etnei, che pagano le assenze pesanti di Lodi, Almiron e Barrientos e rischiano in almeno tre occasioni di subire il gol della clamorosa beffa. Il Cagliari non riesce a sfruttare almeno tre contropiedi molto ben orchestrati, prendendo d’infilata i rossazzurri proiettati in avanti in cerca di un vantaggio che sarebbe stato meritato. Dopo la sconfitta contro la Lazio della settimana scorsa, appare difficile ad oggi una prosecuzione della rincorsa all’Europa con la stessa voglia e con lo stesso mordente. Il rischio concreto è che l’assenza di obiettivi concreti, a parte il record di punti che sarà ampiamente raggiunto (ne mancano solo due), condizioni le ultime sette giornate di campionato del Catania, già oggi meno determinato del solito.
Maran lancia il giovanissimo spagnolo Sergio Keko dal primo minuto, optando per un 4-2-3-1 tutta fantasia, con Biagianti e Izco a fare da schermo e Castro dietro Bergessio. Il Cagliari non rinuncia al collaudato tridente, con Ibarbo e Sau in appoggio all’ex Palermo Mauricio Pinilla. Il primo tempo è, volendo usare un eufemismo, avido di emozioni. Il Catania paga l’assenza dei costruttori di gioco Lodi e Almiron, la palla fatica a girare e le verticalizzazioni non sono efficaci: Biagianti e Izco hanno altre caratteristiche. Davanti, Gomez punta poco l’uomo e Castro è stranamente (e particolarmente) impreciso, mentre Keko è molto volitivo ed è l’unico a provarci. Riversato in avanti ma senza creare grossi pericoli dalle parti di Agazzi, il Catania rischia di subire in contropiede con le tre frecce del tridente sardo sempre potenzialmente pericolose. Sul finire di tempo la palla del vantaggio capita però sui piedi di Cabrera, subentrato a Pisano (rottura del perone) che spara alto.
La ripresa è desolante e palesa i limiti già espressi nel primo tempo. Il Catania fa gioco sulla trequarti ma mancano le verticalizzazioni geniali di Barrientos e i tempi dettati da Lodi. Qualche discesa di Marchese è troppo poco per impensierire gli ospiti, che sfiorano il vantaggio ancora con Cabrera. Per gli etnei due punizioni dal limite che Bellusci e Bergessio sprecano malamente (chissà Lodi cos’avrebbe potuto inventare), mentre nel recupero i sardi accarezzano il colpaccio con Thiago Ribeiro, che saltato Andujar subisce il provvidenziale ritorno di Marchese.
Il tabellino.
CATANIA-CAGLIARI 0-0
CATANIA (4-2-3-1): Andujar; Alvarez, Bellusci, Spolli, Marchese; Izco, Biagianti (37′ st Salifu); Gomez, Castro (26′ st Doukara), Keko (37′ st Ricchiuti); Bergessio. (Frison, Messina, Augustyn, Rolin, Legrottaglie, Capuano, Cani, Petkovic). All. Maran.
CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi; Pisano (32′ st Cabrera), Rossettini, Astori, Avelar; Dessena, Conti, Nainggolan; Ibarbo (12′ st Ekdal); Pinilla, Sau (32′ st Thiago Ribeiro). (Anedda, Perico, Ariaudo, Casarini, Nenè). All. Pulga.
ARBITRO: Valeri di Roma.
NOTE: Ammoniti Cabrera (Cag), Nainggolan (Cag), Dessena (Cag), Bellusci (Cat), Pinilla (Cag), Ekdal (Cag). Angoli: 6-4 per il Catania. Recuperi: 5′ pt, 3’st.
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