Prg di Catania. L’assessorato al territorio blocca l’iter del Piano regolatore generale del Comune di Catania. Ci sarebbero stati errori nella procedura che ha portato al rilascio della Valutazione ambientale strategica (Vas). Infatti l’importante atto urbanistico ieri sera, dopo essere stato approvato in sede di Commissione tecnica, doveva essere discusso in Consiglio. Il sindaco Raffaele Stancanelli deluso dalla decisione degli organi competenti regionali ha replicato: “Il blocco dell’iter del Piano regolatore generale del Comune è una manovra contro la città ed è in contrasto con la normativa vigente”, ma “non permetteremo che bassi interessi di bottega elettorali lavorino contro Catania”. “La nota del dirigente regionale competente – continua il primo cittadino – è un ulteriore pretesto contro la città di Catania dal momento che afferma un dato che è in contrasto con la normativa vigente. Infatti, l’adozione di un Prg da parte del Comune deve essere accompagnata dalla relazione finale della Vas(valutazione ambientale strategica), perchè assieme siano pubblicati sia il piano adottato che la Vas stessa. Così è avvenuto per esempio con l’adozione, circa un mese fa, del Piano regolatore generale di Ragusa. È quindi evidente – spiega il sindaco – la strumentalizzazione politica che è stata messa in atto da chi lavora contro la città per non approvare degli strumenti urbanistici indispensabili, come giustamente hanno osservato anche i rappresentanti degli ordini professionali di ingegneri e architetti e dei costruttori”. Poi conclude Stancanelli: “Non possiamo permettere che bassi interessi di bottega elettorali lavorino contro Catania. Spero che il governo regionale non sia complice di questa manovra contro la città”.
Subito la replica dell’esponente del movimento il Megafono, Francesco Navarria che ribatte con forza alle affermazioni del sindaco di Catania: “Le pressioni da campagna elettorale del sindaco Stancanelli hanno esposto il Consiglio Comunale al rischio di approvare un atto illegittimo. In queste settimane abbiamo assistito al disperato tentativo di evitare di riconoscere il suo fallimento in tutti i nodi urbanistici che erano stati oggetto di periodici annunci sin dal suo insediamento. Stancanelli – continua navarria – anche questa volta continuerà a scaricare le colpe ad altri: all’Enac per il Pua, alla crisi economica per Corso Martiri, alla Protezione Civile per il Tondo Gioieni, alla Regione per il Piano del Porto e così via, ma l’unico responsabile del fallimento politico e amministrativo è il capo dell’amministrazione. Il sindaco attraverso annunci e inganni – dice Navarria – ha creato aspettative nei cittadini e in tutte le categorie produttive, che oggi sono costretti a constatare l’inesistenza della sua azione politica. I nodi sono giunti al pettine. La politica degli annunci di Stancanelli è finita. Ora bisogna voltare pagina e affidarci a persone che amano davvero questa città”.
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