Palermo. Tantissima gente ai funerali di Agnese Piraino Leto, la vedova di Paolo Borsellino, morta a causa di una lunga malattia. Una folla commossa composta da semplici cittadini palermitani e istituzioni ha riempito la chiesa. Il rito funebre è stato celebrato nella chiesa di Santa Luisa di Maurillac, a stringersi attorno ai familiari, il sindaco Leoluca Orlando, il presidente del Senato Pietro Grasso e i ministri dell’Interno Angelino Alfano e della Giustizia Anna Maria Cancellieri. Agnese Piraino Leto, era la vedova di Paolo Borsellino, il magistrato ucciso per mano della mafia il 19 luglio del 1992 in via D’Amelio. Un attentato che per la Procura di Caltanissetta potrebbe essere collegata alla presunta trattativa tra Stato e mafia, messa in atto dopo la strage di Capaci in cui morirono Giovanni Falcone e la sua scorta. La Santa messa è stata celebrata da padre Cosimo Scordato che ha ricordato l’ultimo incontro con la vedova Borsellino: “Nel corso dell’ultimo incontro con Agnese, nel quale si preparava alla morte, mi ha comunicato il suo desiderio che emergesse la verità sulla morte di Paolo”. In città durante la notte sono stati affissi numerosi striscioni firmati da “Comunità Militante Palermo”con la scritta: “Agnese e Paolo sono di nuovo insieme”.
Leoluca Orlando entrando in chiesa ha sollevato un quesito: “Ha senso combattere i mafiosi che sparano se non si combattono i loro mandanti politici? La signora Borsellino ha continuato a battersi, scontrandosi contro inaccettabili silenzi e omertà di Stato”. Antonio Ingroia con vena polemica ha detto: “Nei momenti di commozione tutti piangono sulle bare dei morti. Quando si è vivi non c’è altrettanto impegno ad andare incontro alle richieste che vengono dai vivi. Agnese da viva proseguiva quella ricerca di verità che Paolo aveva portato avanti da vivo”.
E’ intervenuta anche la Cancellieri “Era una donna straordinaria, che non dobbiamo dimenticare. Il suo insegnamento deve rimanere per tutti un modello”. Grasso ha ricordato: “Perdiamo una grande donna, una grande, una persona che ha voluto fino all’ultimo verità e giustizia testimoniando anche in tutti i processi in cui è stata chiamata e con tutti i magistrati che hanno continuato le indagini. Per continuare la sua memoria dobbiamo continuare a cercare verità e giustizia”.
Erano presenti anche il procuratore di Palermo Francesco Messineo con gli aggiunti, il procuratore generale Roberto Scarpinato, il capo della polizia Alessandro Marangoni, il comandante dei carabinieri Leonardo Gallitelli e della guardia di finanza Saverio Capolupo. Messineo così ha ricordato Agnese: “era una donna di grande levatura, ed è stata compagna di un magistrato di eccezionale qualità quale era Paolo Borsellino. Successivamente ne ha perpetuato la memoria e ha lottato anche per rivendicare per Paolo Borsellino tutto ciò che gli era dovuto. Oggi è un momento di dolore e di commozione”.
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