Regione Siciliana. Rosario Crocetta e l’assessore Luca Bianchi, hanno spiegato ai giornalisti, in conferenza stampa, i contenuti della Finanziaria che tante polemiche ha sollevato. Crocetta ha evidenziato i punti importanti del documento amministrativo. Ha precisato innanzitutto, che nessuna polemica istituzionale è stata innescata: “Problema col Commissario dello Stato? Assolutamente no. Io credo che con questo Commissario non vi sono problemi. Molte delle cose sollevate sono veritiere. Certo, servirebbe anche la presenza dell’Alta corte – replica crocetta – Io devo dare atto che il commissario Aronica è stato corretto. Ma forse in alcuni casi è intervenuto in maniera più pesante rispetto al passato. Ma siamo felici che ci sia un organo di controllo. Certo, io mi auguro che a esercitare questo controllo sia l’Alta corte”. Poi, sulla Tabella H ha detto: “A volte è difficile dire di no in Aula. Se metti insieme in una tabella enti meritori e schifezze incredibili, è normale che a volte si ceda. Io mi sono visto col mio partito all’ultimo momento mentre si stava arrivando a votare contro la Tabella H. Ma ho detto ai miei compagni di stare tranquilli perché tanto il Commissario lo avrebbe impugnato. Certo, adesso abbiamo alcune preoccupazioni per alcuni enti. Ad esempio gli istituti per i ciechi che deve essere inserito nel capitolo dell’istruzione”. La Finanziaria, del resto, ha salvato la Sicilia.
Poi sottolinea con forza: “Noi abbiamo evitato il dissesto finanziario, abbiamo riaperto i punti nascita, abbiamo riportato in bonus il bilancio della Regione. E saremmo intervenuti anche con altri interventi di equità, come il ticket che non ci hanno permesso di introdurre: era rivolto ai ricchi e io li riproporrei. Poi, qualcuno si sente “punciutu” per la vicenda del petrolio, dell’Ircac e per i teatri, comunque si vedrà. Sul precariato abbiamo assicurato la solidarietà sociale. Il precariato è un argomento che deve essere risolto. E un sostegno lo darà sicuramente il patto dei sindaci, che prevede, a regime, l’assunzione di ventimila persone. Alcuni di questi saranno nuovi assunti, giovani diplomati e laureati, ma anche alcuni precari potranno essere assorbiti dagli stessi enti. Poi conclude: “Per me, questa è rivoluzione”.
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