Don Pino Puglisi proclamatobeato. La lettura dell’atto in latino con cui don Puglisi è stato proclamato beato è stata salutata da un triplice ‘amen’ delle persone assiepate in preghiera davanti al palco allestito proprio sul mare, con le spalle al golfo di Palermo. Accanto al palco, una gigantografia del sacerdote assassinato dalla mafia. Davanti all’altare esponenti delle forze dell’ordine, tanti magistrati e, una moltitudine di pellegrini, giunti a Palermo da tutta Italia per ricordare il parroco di Brancaccio. La spianata del Foro Italico era gremita di persone, già le bancarelle vendevano i santini e piccole icone che raffigurano l’immagine di don Puglisi. Tra le autorità presenti alla celebrazione Piero Grasso, presidente del Senato, Angelino Alfano, vice premier e ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, ministro della Giustizia, Rosario Crocetta, presidente della Regione siciliana, e Leoluca Orlando, sindaco di Palermo.
Durante la sua omelia il cardinale Romeo ha ricordato i giudici Rosario Livatino, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: “Si sono impegnati a ridare dignità alla nostra isola, alle nostre città”. Poi il martirio di Padre Puglisi che richiama all’educazione delle coscienze – dice il cardinale Paolo Romeo – e la Chiesa deve essere in prima linea. Qui si capisce la grandezza del martirio di don Puglisi, che è stato ucciso perché era un prete che formava le coscienze, costruiva la comunità parrocchiale e aiutava le persone a uscire dai meccanismi che le rendono schiave. Questo evidentemente dava fastidio. Perciò penso che la sua beatificazione ci aiuterà a prendere coscienza del vero cambiamento da attuare. La gente pensa infatti che devono cambiare gli altri. E invece don Puglisi ci dice che ognuno di noi ha qualcosa da cambiare nel proprio cuore, nel proprio pensare, nel proprio agire. Solo così la civiltà dell’amore potrà affermarsi”.
Così il cardinale De Giorgi ha proclamato così la beatificazione del parroco: “Con la nostra autorità apostolica, concediamo che il venerabile Servo di Dio Giuseppe Puglisi, presbitero diocesano, martire, pastore secondo il cuore di Cristo, insigne testimone del suo regno di giustizia e pace, seminatore evangelico di perdono e riconciliazione, sia d’ora in poi chiamato Beato e che si possa celebrare la sua festa ogni anno il 21 ottobre, nei luoghi e nei modi stabiliti dal diritto”. L’elevazione agli onori degli altari del parroco di Brancaccio, ucciso dalla mafia, è stata trasmessa a una strabiliante presenza di pellegrini stimati a quasi 90 mila persone in preghiera al Foro Italico di Palermo dal cardinale Salvatore De Giorgi, delegato da papa Francesco, durante la funzione celebrata dal cardinale Paolo Romeo Arcivescovo di Palermo.
E’ stata una giornata che ha mandato in tilt il traffico cittadino, infatti le arterie principali e tutte le strade adiacenti alla zona sono state interdette al traffico, blindando così il Foro italico. Già alle prime ore del mattino tantissima gente aveva invaso il prato del lungomare dove era stato sistemato il palco. Moltissimi i gruppi di pellegrini arrivati da ogni parte d’Italia con striscioni e foto di don Pino, mentre tanta gente aveva indosso la maglietta con la foto del sacerdote.
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