“Si è svolta in cattedrale la presentazione del programma della festa agatina di agosto. I festeggiamenti di agosto saranno il momento per rievocare alcune tradizioni cittadine in favore di una maggiore partecipazione dei fedeli allo stesso culto a Sant’Agata. “Durante il lutto cittadino di mercoledì, la chiesa di Sant’Agata - ha detto Barbaro Scionti -, sarà presente e manifesterà solidarietà e vicinanza nei confronti dei migranti tragicamente deceduti a Catania e per le persone che quotidianamente muoiono sul mare alla ricerca di libertà e speranza ”.
Catania. E’ stato presentato in Cattedrale il programma dei festeggiamenti agatini del 17 Agosto. Un momento di grande gioia, ma anche una ricorrenza segnata dal sangue dei sei migranti che hanno preso la vita sabato scorso a largo delle coste etnee. Catania si accosterà, dunque, con il lutto nel cuore ai festeggiamenti del 17 Agosto in memoria della traslazione della reliquie agatine da Costantinopoli. Monsignor oggi Barbaro Scionti, parroco della basilica cattedrale, durante la conferenza stampa di presentazione del programma delle celebrazioni agostane ha tenuto a precisare che “La chiesa di Sant’Agata, durante il lutto cittadino di mercoledì, sarà presente, solidale e vicina a tutte le persone. Infatti, nelle nostre parrocchie si prega per i morti, ma si prega anche per quei tanti vivi che si aspettano di trovare una patria, un luogo dove vivere in pace la loro esistenza.
“Si prega anche perché la bontà di Dio possa infondere una santa inquietudine nel cuore di tante persone cattive – ha evidenziato il prelato -affinché anche loro possano conoscere una vera conversione”. Il rituale per il ricordo della Santa che diventa una formula di devozione popolare che fa leva su di un dettaglio fondamentale della teologia cristiana: “Qui entra in gioco l’eternità di Dio, noi crediamo infatti che Cristo sia morto e risorto e che quanti hanno creduto in questo verità – spiega Barbaro Scionti – vivono appunto nell’eterno. Le ossa di Agata, una donna che ha vissuto con fedeltà il vangelo, sono chiamate dunque alla resurrezione e alla vita. Lei è stata anche una grande cittadina e noi la vogliamo onorare con gioia. Ad Agata dunque affideremo quanto di drammatico è avvenuto in questi giorni, ma anche tutte le situazioni di povertà e difficoltà che riguardano la nostra città”. Una invocazione, quella di Barbaro Scionti, che invita tutto il consesso cittadino ad interrogarsi sulle dinamiche di precarietà che stanno segnando il momento storico attuale.
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