Motopesca siciliano. Il natante era partito dal porto di Mazara del Vallo domenica a mezzanotte e non ha più fatto ritorno nel porto. Il Pindaro, sequestrato ieri pomeriggio dalle autorità tunisine, si trova attualmente bloccato nel porto di Sfax in Tunisia. L’ equipaggio è composto da sette uomini, quattro tunisini e tre italiani, tra cui il comandante del peschereccio Vito Perniciaro. Il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta e l’assessore alle Risorse Agricole e Alimentari Dario Cartabellotta hanno manifestato la loro solidarietà all’armatore, ai marittimi e ai familiari dei pescatori.
Il presidente del Distretto della Pesca, Giovanni Tumbiolo ha comunicato che sono già stati attivati i canali diplomatici italiani e tunisini affinché si giunga al più presto al rilascio del “motopesca”. Poi ha rimarcato che “per la già fragile economia della nostra flotta peschereccia questo sequestro è l’ennesima tragedia. Bisogna mettere fine a questo tipo di episodi attraverso un deciso intervento del nostro Governo mirante a valorizzare i prodotti della pesca nello Stretto di Sicilia, ricorrendo a piani di gestione comuni finalizzati alla tutela ed alla salvaguardia del patrimonio ittico”. Intanto il ministro degli Affari Esteri Emma Bonino ha allertato l’ambasciatore a Tunisi Raimondo De Cardona che ha prontamente sensibilizzato i competenti Ministeri tunisini.
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