CALTAGIRONE (CT): MAFIA E APPALTI, BLITZ DEI CARABINIERI CINQUE ARRESTI

Caltagirone. Mafia  e grandi appalti. E’ scattata questa mattina all’alba l’operazione dei Carabinieri di Caltagirone, coordinata dalla Dda di Catania. Le indagini riguardano la realizzazione di una delle opere viarie più ambite nell’isola, la “Variante di Caltagirone”. Invischiato nella realizzazione dell’opera la famiglia mafiosa dei La Rocca. Secondo quanto appurato dagli investigatori il clan mafioso avrebbe operato in modo che l’esecuzione dei lavori della Strada Statale Libertinia fosse affidata in subappalto a ditte di cui ne aveva il controllo. Le indagini sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania diretta da Giovanni Salvi, attraverso le quali è stato identificato un preciso modo di operare che eludeva la normativa antimafia.

Infatti venivano sottoscritti dei contratti artificiosamente frazionati che consentivano al Clan di intascare ingenti profitti mediante l’ottenimento di finanziamenti pubblici. Dallo sviluppo dell’inchiesta è stato predisposto l’arresto di cinque persone e il sequestro preventivo di due società. I carabinieri, hanno eseguito un provvedimento restrittivo emesso dal Gip di Catania su richiesta della Dda etnea nei confronti di cinque persone accusate a vario titolo di associazione di tipo mafioso, intestazione fittizia di beni e concorso esterno in associazione mafiosa. Arrestato Mauro Scaramuzza, amministratore delegato della Fip spa di Padova, impresa di rilevanza internazionale, aggiudicataria dell’appalto (insieme alle società L&C unite in associazione temporanea di imprese) era pienamente consapevole del controllo del Clan nel cantiere, e che questo stava portando importanti introiti all’organizzazione criminale. Stesso provvedimento per Francesco Gioacchino La Rocca, figlio del capomafia Francesco detto “Ciccio”, attualmente detenuto. Arrestati anche Giampietro Triolo, cognato di Gioacchino, Gaetano Triolo e Achille Soffiato.

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