Tutto esaurito al concerto di Max Pezzali. Lui è un “Mito” e lo ha dimostrato ancora una volta. Max Pezzali ha portato il suo “Max 20 Tour” anche al Palasport di Acireale. Una data, come tutte le altre, da “tutto esaurito”. Il concerto, organizzato da Live Nation e curato in maniera impeccabile da Giuseppe Rapisarda Management, ha visto un pubblico caloroso arrivare fin dalle prime ore del mattino. Un pubblico che ha assistito ad uno dei concerti più belli del cantautore pavese. Ad attenderlo anche il suo fan club ufficiale “Max Pezzali Mania” che capitanati da Arnaldo Martelli sta seguendo tutte le date del suo tour (con le relative foto sul loro sito e nella loro pagina facebook). Max Pezzali si è presentato ad Acireale con il cappellino con la scritta “Max 20” e la t-shirt di “Hanno ucciso l’uomo ragno”. Simboli che racchiudono i vent’anni di successi. Ad aprire il concerto è stato il brano “Ragazzo inadeguato” che con il suo “sha la la” ha subito surriscaldato gli animi dei presenti ed ha scatenato una grande festa. Festa che è durata per più di due ore e mezzo. Tanti i successi inseriti in scaletta, tra cui “Nord Sud Ovest Est”, “Come mai”, “Sei un mito” e “Tieni il tempo”. Ad alternare i “cambi di scena” ci ha pensato Dj Zac che ha regalato alcuni pezzi intramontabili di Max Pezzali e degli 883. In scaletta anche “I cowboy non mollano”, “L’universo tranne noi” e “Il presidente di tutto il mondo” inseriti nel nuovo album “Max 20”. Tanti i colpi di scena durante il concerto. Tanti gli effetti visivi davvero incredibili. Tante le melodie che hanno avvolto il pubblico presente. Durante la canzone “Con un deca”, “magicamente” il Palasport di Acireale è stato ricoperto da banconote di 10mila lire con il volto di Pezzali. In pochi attimi, sono stati sparati in aria e c’è stata la corsa per aggiudicarsi una banconota di “Max”. Durante il concerto, Pezzali ha raccontato alcuni aneddoti della sua vita privata e della sua carriera artistica. Come non condividere con il suo pubblico alcuni momenti importanti. Momenti anche poco felici, come la scoperta della malattia del figlio Hilo. Al bambino, che come è descritto nel libro autobiografico “I cowboy non mollano mai” ha un papà normale ed un papà che per gli amichetti che si chiama “Maxpezzali tutto unito”, è stata diagnostica la sindrome di Kawasaki. Adesso il bambino è guarito ma purtroppo se la malattia non è diagnosticata in tempo può portare anche alla morte. Max, che adesso ci scherza su essendo un fan delle Harley Davinson, ha indossato la maglietta “Hilo is my friend” dove l’intero ricavato della vendita andrà all’associazione “Gli amici di Lapo”, dedicata a Lapo un bambino che purtroppo non c’è l’ha fatta. Questa associazione sostiene le famiglie che affrontano la sindrome di Kawasaki, che colpisce per lo più bambini sotto i 5 anni. Tutto il ricavato dalla vendita di queste magliette andranno all’associazione”. La malattia è una infiammazione delle pareti dei vasi sanguigni (vasculite), che può, in alcuni casi, causare un aneurisma o una stenosi dei vasi colpiti, con esiti talvolta letali. A chiudere il concerto il brano “Sempre noi”. Un concerto “da grandi numeri” che su un palco su due piani, schermi ad alta definizione e luci circolari resterà sicuramente nel cuore e nella memoria del pubblico presente. Max si è confermato, ancora una volta, un “Mito”.
Per maggiori informazioni sull’associazione “Gli amici di Lapo”: www.gliamicidilapo.org
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