CARMEN CONSOLI E LA SUA ABITUDINE DI TORNARE – INTERVISTA

Carmen Consoli ritorna sulle scene musicali per presentare il suo ultimo lavoro discografico anticipato dall’uscita del singolo “L’abitudine di tornare” che da il ti-tolo all’intero album. Dieci tracce dal contenuto forte e quanto mai attuale.

 

CARMEN CONSOLI E LA SUA ABITUDINE DI TORNARE – INTERVISTA

 

Carmen Consoli torna per il suo pubblico con un nuovo cd dopo una lunga pausa, un ri-torno il suo, che di certo non delude le attese. Cinque anni dopo il successo di “Elettra” premiato con il prestigioso riconoscimento della targa Tenco come miglior album dell’anno, la cantautrice catanese ritorna infatti sulle scene musicali per presentare il suo ultimo lavoro discografico anticipato dall’uscita del singolo “L’abitudine di tornare” che da il titolo all’intero album. Dieci tracce dal contenuto forte e quanto mai attuale, ma che si tratti di mafia, come in “Esercito silente, o di femminicidio tema centrale del brano “La signora del quinto piano” o ancora di un romanticismo forse ormai perduto come in “Oceani deserti” brano scritto a quattro mani con Max Gazzè, sono comunque tutti brani scritti ed interpretati alla maniera “consoliana” con quel pathos e quella timbrica speciale che da anni contraddistinguono il suo modo di fare musica. In occasione della sua con-ferenza stampa che si è tenuta oggi ci ha rilasciato una simpatica intervista:

A cosa ti sei ispirata per realizzare quest’album?

“Alla voglia di continuare a generare qualcosa appigliandomi al mio talento ovvero alla musica”

All’interno del cd c’è una canzone che ti rappresenta particolarmente?

“Non credo che ci sia un brano che mi rappresenti particolarmente, forse San Valentino che tutti erroneamente scambiano per una canzone d’amore e che invece esprime il con-cetto della bellezza che ci sorprende, è una canzone per la vita e l’ho intitolata San Va-lentino proprio per creare questa ambiguità”.

Quali messaggi vuoi trasmettere al pubblico attraverso questo tuo ultimo lavoro?

“Forse che la felicità abbraccerà questa vita”.

Nell’album hai inserito un brano scritto a sei mani con i fratelli Gazzè, come nascono le tue collaborazioni artistiche?

“Nascono dall’amicizia, deve esserci una base d’amicizia ovvero la voglia di voler con-dividere qualcosa. Io e Max Gazzè siamo amici da tantissimi anni e quando è nata questa canzone è nata naturalmente”.

Hai alle spalle un’esperienza e un repertorio musicale ormai consolidati: artistica-mente parlando hai qualche rimpianto?

“No nessun rimpianto, ci sono delle cose che non ho ancora fatto e che vorrei fare ma siccome ho ancora tutto il tempo per farle non rimpiango nulla”.
Eliana D’Alessandro

 

 

Si ringrazia Valeria C. Giuffrida per la realizzazione del servizio fotografico.