CATANIA: NEONATA MORTA, I NOMI DEGLI INDAGATI

CATANIA: NEONATA MORTA, I NOMI DEGLI INDAGATI –

Dopo le prime indagini la magistratura emette il primo atto per la morte della neonata Nicole avvenuta dopo quasi tre ore dalla nascita, vicenda che prospetta un probabile caso di malasanità in Sicilia. La procura emette nove avvisi di garanzia, iniziativa dovuta, spiegano, per potere svolgere un atto irripetibile come l’autopsia e accertare eventuali responsabilità penali. Sul caso della piccola Nicole la Procura ha indagato, per omicidio colposo, cinque medici della clinica, due delle Utin del Policlinico e dell’ospedale Santo Bambino, un medico e due dipendenti del 118. Parallelamente si muove invece l’inchiesta avviata dal ministero della Salute: da diversi giorni hanno avviato accertamenti paralleli che toccano anche altri piani, come quelli organizzativi e strutturali. Gli ispettori ministeriali, hanno tenuto un incontro nella sede dei carabinieri del Nas di Catania, con dirigenti del 118 e l’assessore regionale alla Sanità. I requisiti disposti nel protocollo sono cinque: la stabilizzazione della neonata, i requisiti della clinica, adeguatezza del mezzo di soccorso per il trasferimento, protocolli di comunicazione tra clinica e 118, gestione dei posti-letto nelle unità di terapia intensiva neonatale e in quelle sub intensiva. Intanto, sono emersi due particolari. Secondo gli ispettori, la casa di cura non avrebbe esercitato la pressione sulle Unità di terapia intensiva neonatale che hanno contattato per sottolineare la gravità del caso, e il 118 avrebbe dovuto inviare, comunque, la bimba nell’Utin più vicina, quella di Messina, che non è stata contattata perché fuori ‘distretto’ ma aveva la disponibilità del posto letto. L’assessore Borsellino ha tenuto a precisare che “la commissione è mista ministero-Regione e lo scopo è fare chiarezza sull’accaduto e soprattutto stabilire quali siano gli elementi di criticità per evitare che fatti del genere possono verificarsi nuovamente”.
Ma al vaglio del Procuratore Giovanni Salvi vi è un altro aspetto come l’eventuale omissione nella messa a disposizione delle unità di rianimazione neonatale, alle segnalazioni di insufficienza di quelle funzionanti, ai meccanismi nelle emergenze. “Certamente nell’inchiesta – ribadisce Salvi – ci occupiamo soltanto di eventuali profili penalmente rilevanti, e non di altro, che è di competenza di Asp e Regione”. Le indagini, per quanto riguarda l’aspetto penale sono affidate alla polizia di Stato e alla squadra mobile sono al momento focalizzate sul decesso della piccola e procedono speditamente per permettere di eseguire l’autopsia, che sarà eseguita oggi all’ospedale di Ragusa, dove prima si recheranno i familiari di Nicole per vederla e pregare per lei.
Secondo quanto pubblicato da LiveSiciliaCatania: “Il Procuratore Giovanni Salvi sta conducendo l’inchiesta con il Pm Alessandra Tasciotti, nell’avviso di garanzia – di cui LivesiciliaCatania è in possesso – sono riportati i nominativi degli indagati con l’accusa di omicidio colposo. Si tratta dei medici della clinica Gibiino: Antonio Di Pasquale, Giovanni Gibiino, Maria Ausilia Palermo, Sebastiano Ventura e Adolfo Tomarchio. A loro si aggiungono Vincenzo Mirabile, dipendente del 118, Isabella Bartoli, responsabile del 118 di Catania, Salvatore Cilauro, medico dell’unità di terapia intensiva del Policlinico e Alessandro Rodonò, specialista del Santo Bambino.