MAZARA DEL VALLO (TP): GIALLO SUL SEQUESTRO DELL’AIRONE

MAZARA DEL VALLO (TP): GIALLO SUL SEQUESTRO DELL’AIRONE –

Mazara Del Vallo. Il peschereccio Airone approda al porto nuovo di Mazara del Vallo. A bordo del natante i sette uomini d’equipaggio, sfuggiti a un tentativo di sequestro. L’abbordaggio è avvenuto a una trentina di miglia dalle coste libiche la mattina di venerdì scorso. L’imbarcazione è stata accolta da molti mazaresi, presenti anche le mogli del comandante Giuseppe Figuccia del capo tecnico Mario Salvato, che in un primo momento erano rimaste fuori dai cancelli presidiati dalle forze dell’ordine. Fuori dai cancelli anche il vescovo di Mazara del Vallo, Domenico Mogavero, mentre al sindaco Nicola Cristaldi è passato assieme ai familiari. Poco prima il sindaco aveva lamentato le condizioni del porto “rimasto al buio perchè la Regione siciliana non ha i soldi per l’impianto di illuminazione e non consente al Comune di realizzarlo perchè non è di propria competenza”. Qualche voce di protesta sulle condizioni del porto di Mazara del Vallo, prima marineria d’Italia, si è sollevata anche tra le persone in attesa dietro i cancelli. Appena sbarcati, i membri dell’equipaggio sono stati accompagnati nei locali della Capitaneria di porto per essere interrogati dal Pm della Procura di Marsala che, in merito alla vicenda ha aperto un’inchiesta. I magistrati dovranno chiarire quanto accaduto la mattina di venerdì scorso, quando, poco dopo le 7 il peschereccio italiano è stato fermato da militari di Misurata a una trentina di miglia dalle coste libiche. Ascoltati da inquirenti e investigatori, i sette marinai del peschereccio Airone (quattro tunisini e tre italiani) hanno reso la loro deposizione che per ora è secretata. Dalle riprese di una troupe di Sky, che si trovava sulla motovedetta libica per un servizio sull’immigrazione, si vedono le immagini dell’abbordaggio. Il comandante del peschereccio, Angelo Figuccia, 44 anni ha detto ai giornalisti: “Rifarei tutto quello che ho fatto per portare in salvo il mio equipaggio In quell’area si corrono sempre rischi”.