CASO LO PORTO: CHIESTE LE DIMISSIONI DI RENZI

CASO LO PORTO: CHIESTE LE DIMISSIONI DI RENZI –

Lo Porto. Parlamento stravolto dalla notizia choc che decretava la morte del cooperante palermitano Giovanni Lo Porto, ucciso a gennaio da un drone americano, mentre si trovava al confine tra Pakistan e Afghanistan. La notizia, diffusa soltanto ieri ufficialmente dalla Casa Bianca, ha provocato lo sconcerto tra i parlamentari che, dall’opposizione, chiedono subito al governo di dimettersi, così come fanno i 5 stelle, e di riferire in Parlamento, così come insistono il deputato di Sel Arturo Scotto e il capogruppo di FI alla Camera Renato Brunetta. E oggi sarà il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni a riferire nell’Aula di Montecitorio. L’opposizione chiede a Renzi di sapere quando sia stato informato “davvero del fatto”: “solo ieri” la risposta del premier, al termine del vertice straordinario del Consiglio Europeo sottolineando comunque di apprezzare la trasparenza di Obama e di non comprendere, al contempo, le polemiche sul tempo dell’informazione: Renzi replica: “è evidente che abbiamo preso del tempo per informare in modo corretto la famiglia. È un principio di dignità umana”.
Dal canto suo, il senatore M5S e componente del Copasir, Vito Crimi ha tuonato: “Come la metti, la metti male. Se ne era informato da tempo perché non parlarne prima? Perché non dirlo ieri che era venuto in Parlamento per parlare proprio di immigrazione e terrorismo?”. Il senatore pentastellato ha chiesto l’immediata convocazione del Copasir, intendendo anche: “di quale prestigio e di quale credibilità internazionale goda l’Italia…”. Il gruppo dei parlamentari cinque stelle in una nota congiunta hanno scritto: “Comunque sia è vergognoso e scioccante” che non se ne sapesse niente. E sulla modalità della divulgazione scrivono: “un banalissimo comunicato” che ha scatenato l’ira dei grillini poi ribadiscono: “Renzi dovrebbe dimettersi!”. Marco Minniti, sottosegretario con delega ai Servizi nella seduta del Copasir, convocata dal presidente Stucchi martedì prossimo dovrà parlare di questo problema. Stucchi, ha spiegato che serve tempo per: “individuare i corpi e verificare tutto con il dna e non è così semplice recuperare queste informazioni anche perché di solito i droni si usano per raggiungere zone impervie. Poi si devono recuperare i campioni dei corpi per fare l’esame del dna cosa che deve avvenire in totale sicurezza”. Insomma, si deve essere “ben certi dell’identità della vittima”.
Intanto, il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha affidato a una nota ufficiale il suo messaggio porgendo “le più sentite condoglianze” dell’Italia ai familiari di Giovanni Lo Porto, indicando di essere stato avvertito mercoledi dal presidente Usa. Il presidente del Senato Pietro Grasso ha chiamato subito la famiglia del cooperante per esprimere il cordoglio di Palazzo Madama, mentre la presidente Laura Boldrini ha manifestato tutta la sua “vicinanza” ai parenti della vittimadefinendo “preoccupante” non aver saputo prima la notizia.