AUCHAN CATANIA: SIT IN PER SCONGIURARE 176 ESUBERI

AUCHAN CATANIA: SIT IN PER SCONGIURARE 176 ESUBERI –

Auchan Catania: Sit in dei dipendenti della multinazionale francese contro gli esuberi. L’annuncio dei possibili licenziamenti è trapela dopo una trattativa estenuante che per ora non è positiva. La segretaria generale della Fisascat-Cisl etnea, Rita Ponzo in una nota ha evidenziato: “la comunicazione degli esuberi è arrivata dopo che l’azienda aveva disdettato unilateralmente il Contratto Integrativo Aziendale Nazionale, facendo così perdere una fetta consistente del salario dei dipendenti. L’azienda ha motivato tutto ciò con la crisi dei consumi, che continua nel nostro Paese, e alla concorrenza sleale soprattutto al Sud”. Comunque, secondo i sindacati le ragioni della crisi, vanno ricercate nell’assenza di un piano aziendale. Come se non bastasse a parità di calo di fatturato tra Nord e Sicilia, si considera “strutturale” la crisi isolana e “congiunturale” quelle del settentrione d’Italia. “Con i lavoratori meridionali dovrebbero essere stipulati di “contratti di Prossimità” nelle varie regioni del Sud che, in deroga ai Contratti Nazionali, dovranno prevedere condizioni più sfavorevoli”, si legge nella nota sindacale che richiama un tentativo di tornare alle “gabbie salariali”. La protesta dei dipendenti della provincia di Catania si fa sentire: Luisa Albanella e Concetta Raia deputate nazionali del Pd si sono recate a far visita ai dipendenti di San Giuseppe La Rena per manifestare loro solidarietà e appoggio. Nei giorni scorsi è intervenuto in merito anche il sindaco Enzo Bianco, che ha promesso di chiedere la convocazione di un tavolo al Ministro. Anche alcuni deputati democratici siciliani, tra i quali i catanesi Giuseppe Berretta e Luisa Albanella) hanno dimostrato il loro impegno per la risoluzione della vicenda firmando un’interrogazione parlamentare ai ministri Guidi e Poletti. Ora si aspetta l’incontro decisivo previsto martedì a Roma: un vertice tra le parti sociali durante il quale si stabilirà la sorte dei 247 dipendenti siciliani.