Riunione della direzione regionale del Pd, al centro del dibattito il futuro della giunta e del presidente Crocetta, che sopravvive tra mozioni di sfiducia e proposte di voto anticipato. All’incontro presenti tutti i big siciliani. Il segretario Raciti: " Siamo al punto decisivo di questa legislatura. Crocetta scelga quale strada prendere”. Risponde il presidente della Regione: "Ritengo che deve essere il Pd insieme agli alleati a decidere l'agenda delle cose. Dobbiamo salvare la Sicilia".
PALERMO: DIREZIONE REGIONALE PD SUL FUTURO DEL GOVERNO REGIONALE –
Palermo. Riunione della direzione regionale del Partito Democratico, riunita in un albergo del centro del capoluogo siciliano per discutere della crisi politica che attraversa il governo regionale guidato da Rosario Crocetta e fare il punto sui risultati ottenuti dalle ultime elezioni amministrative. Presenti per l’occasione tutti i quadri del Pd siciliano, oltre a Rosario Crocetta, il segretario regionale Fausto Raciti, il sottosegretario Davide Faraone il capogruppo all’Ars Baldo Gucciardi con Antonello Cracolici, Giuseppe Lupo, Mirello Crisafulli, Beppe Lumia e tanti altri. Tante le posizioni che si evidenziano all’interno del partito, molti chiedono di ritirare il sostegno al presidente Crocetta, consentendo così di procedere verso elezioni anticipate, ma si sono registrate posizioni più dure, come interrompere bruscamente il sostegno presentando direttamente una mozione di sfiducia o che altro. Però in molti chiedono una svolta profonda nel governo e un cambio di passo dello stesso presidente Crocetta. il segretario regionale Fausto Raciti all’apertura dei lavori rivolgendosi soprattutto al presidente della Regione Rosario Crocetta, seduto al tavolo della presidenza dei lavori ha evidenziato: “Siamo oltre la tattica e le schermaglie, siamo al punto decisivo di questa legislatura: siamo oltre gli ultimatum, a questo punto sta al presidente della Regione capire qual è la strada giusta”. Poi, continuando ha aggiunto: “Dal giorno dopo il voto abbiamo richiamato tutti alla responsabilità per evitare quella confusione che si è creata fra ruoli istituzionali e ruoli politici quando invece sono ruoli differenti. Ribadiamo la totale fiducia nei confronti dei quattro assessori indicati dal Pd ma questa è una fase delicatissima, dobbiamo 
affrontare quello che sta accadendo insieme con i nostri alleati”. Poi, Raciti ha indicato alcune priorità sulle quali lavorare: programmazione, rifiuti, acqua, riforma Province. Ha concluso indicando la prossima riunione: “A fine luglio convocheremo l’assemblea regionale del partito in quella sede valuteremo se ci sarà stata la svolta che aspettiamo”.
La replica del presidente Crocetta, nel suo intervento ha dato molto spazio alle notizie di carattere privato legate alla sua vita: “Questa non è una direzione come le altre. Ma in questi giorni ho letto attacchi riferiti alla mia omosessualità. Roba da medio evo. Su Villa Sofia voglio sapere qual è la mia colpa? Quei cinque o sei interventi che non si sa se rientrano nei Lea oppure no? E poi nessuno di noi può sbagliare una nomina? Certo, da domani Tutino non sarà più il mio medico. A Sampieri solo feci una telefonata per dirgli o ti dimetti tu o ti dimetto io. Io ho sempre difeso Lucia Borsellino”. E’ anche intervenuto sul comportamento della sua giunta nell’immediato futuro: “Se il Pd mi chiedesse di dimettermi lo farò. Ma credo sia una cosa sbagliata. E non certo perché io voglia tenere la mia poltrona. Ritengo che deve essere il Pd insieme agli alleati a decidere l’agenda delle cose. Noi dobbiamo salvare la Sicilia che abbiamo trovato in condizioni vicine al default. Certo se ogni due minuti si parla di commissariamento come possiamo mai lavorare in modo efficace?”.
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